Arabia Saudita blocca mille donne nigeriane a Gedda | Giulia
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Arabia Saudita blocca mille donne nigeriane a Gedda

Le pellegrine mussulmane fermate perché prive di un accompagnatore. Si fa più aspro il braccio di ferro diplomatico tra le due nazioni

Arabia Saudita blocca mille donne nigeriane a Gedda
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1 Ottobre 2012 - 14.47


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Abuja, 29 set – Si fa più aspro il braccio di ferro diplomatico tra Nigeria e Arabia Saudita dopo il fermo di un migliaio di donne nigeriane agli aeroporti di Gedda e Medina perché sprovviste di un accompagnatore maschio: un marito, un fratello, un padre, come previsto dalle regole saudite. I nigeriani hanno deciso di sospendere per il momento tutti i voli organizzati per consentire ai fedeli musulmani di partecipare all’hajj, il tradizionale pellegrinaggio nella terra sacra dell’islam.
Le mille nigeriane sono state bloccate a più riprese a partire da domenica: oltre la metà sono state già rimpatriate, e questo non ha fatto altro che aggravare la tensione tra le due nazioni. Molte di loro, all’arrivo in Nigeria, hanno raccontato di aver avuto scarsa assistenza dalle autorità saudite: “cibo e acqua insufficienti, nessuna coperta per ripararsi dal freddo, modi bruschi anche se si chiedava di andare in bagno”, ha raccontato per esempio Amina. L’ambasciatore della Nigeria in Arabia Saudita, Abubakar Shehu Bunu, ha denunciato anche che è stato “impedito a una delegazione diplomatica di visitare e portare assistenza alle donne deportate”. Per l”ambasciatore il vero motivo per cui sono state bloccate le pellegrine, soprattutto giovani tra i 25 e i 35 anni, è legato al timore che tra di esse possa celarsi qualcuna intenzionata a dedicarsi alla prostituzione. Per un”altra nigeriana rimpatriata, Bilkisu, ”l’equivoco” nasce invece dal fatto “che sulla maggior parte dei nostri documenti il cognome riportato e” diverso da quello dei nostri mariti”. La situazione si e” aggravata a tal punto che il presidente del Senato nigeriano, David Mark, in un”intervista ai media nigeriani ha chiesto al presidente, Goodluck Jonathan, di intervenire in prima persona e di parlare direttamente con re Abudullah.
Attualmente sono 17mila i nigeriani ad aver preso parte al pellegrinaggio nella terra santa dell”Islam, una goccia nel mare degli oltre tre milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo: partecipare all’hajj costa a un nigeriano circa 4mila dollari a testa, di norma offerti da politici, imprenditori, confraternite religiose, enti pubblici (oltre il 70 per cento dei nigeriani vive infatti con meno di 1,5 euro al giorno). Al contrario dell”Arabia Saudita, l’Islam nigeriano è molto laico e permette alle donne musulmane di guidare, vestirsi anche all”occidentale, di viggiare, di muoversi senza un accompagnatore maschio. In un Paese di 160 milioni di abitanti, i musulmani sono circa la metà con una maggioranza assoluta nel settentrione, il resto sono cristiani o animisti, concentrati nel sud del Paese.

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