No More! Convenzione Nazionale contro la violenza sulle donne - femminicidio | Giulia
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No More! Convenzione Nazionale contro la violenza sulle donne - femminicidio

A Roma, domani venerdì 12 ottobre ore 12.00, via della Lungara, 19 alla Casa Internazionale delle Donne

No More! Convenzione Nazionale contro la violenza sulle donne - femminicidio
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11 Ottobre 2012 - 17.05


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Giulia, che è nel Comitato promotore di questa Convenzione nazionale, segnala la presentazione del documento che domani sarà presentato a Roma e che comprende tutte le associazioni più importanti che lavorano contro la violenza di genere in Italia. La Convenzione chiede anche un incontro con Mario Monti e con il governo, per verificare l”attuazione e l”efficacia del Piano nazionale varato dal governo l”anno scorso, e chiede politiche immediate contro la violenza – femminicidio, chiedendo anche una lente di ingrandimento su come l”informazione e i mass media trattano questi temi sui giornali. Per questo Giulia crede opportuno l”individuazione e l”introduzione di strumenti idonei nelle redazioni e nelle scuole di giornalismo, come corsi specifici su come trattare questi temi, e l”istituzione di un Osservatorio sull”informazione che riguarda la violenza sulle donne – femminicidio.

NO MORE! Stand up for my right

presenta la Convenzione Nazionale

contro la violenza maschile sulle donne – femminicidio

in una Conferenza stampa che si terrà

a Roma, venerdì 12 ottobre ore 12.00

via della Lungara, 19 alla Casa Internazionale delle Donne Per chiedere alle istituzioni e al governo di verificare fin da subito l’efficacia del Piano Nazionale contro la violenza varato dal governo nel 2011, e l’immediata revisione del Piano stesso insieme al coordinamento promotore di questa Convenzione che ritiene fondamentale

– sia ratificata immediatamente la Convenzione del Consiglio d”Europa (Istanbul 2011) sulla prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica, e siano ottemperate le raccomandazioni conclusive rivolte all’Italia dal Comitato CEDAW del 2011 e dalla Relatrice Speciale ONU contro la violenza sulle donne del 2012;

– sia costruito e rafforzato il sistema di servizi pubblici e convenzionati sul territorio a partire dai centri antiviolenza;

– sia garantita la formazione di tutti i soggetti che lavorano, nei vari settori, con le vittime di violenza e i minori in un’ottica di genere;

– sia vietato, in caso di separazione e affido dei minori, nei casi di violenza domestica e assistita o subita dai figli chiediamo, l’affido condiviso e che venga applicato come prassi l’affido esclusivo al genitore non violento; sia vietato l’utilizzo della sindrome di alienazione parentale (PAS) in ambito processuale ed extraprocessuale; e non sia consentito l’utilizzo di tecniche di mediazione familiare in ambito processuale e da assistenti sociali.

– vi siano interventi tempestivi a difesa dell’incolumità delle donne che denunciano violenze in conformità agli obblighi derivanti allo Stato dagli accordi internazionali ed in attuazione dei principi stabiliti dalla Corte Europea dei Diritti Umani in materia di violenza sulle donne;

– sia stabilita una rilevazione dei dati sistematica, integrata e omogenea in materia di violenza sulle donne su tutto il territorio nazionale, da parte dei diversi servizi coinvolti con la loro rielaborazione e la pubblicazione da parte dell’ISTAT;

– vengano rese comunicanti le banche dati delle forze dell’ordine;

– si adottino corsi di formazione su violenza di genere – femminicidio per i giornalisti che già svolgono la professione nelle redazioni e per chi si appresta a svolgerla (scuole di giornalismo e master);

– vengano rivolte campagne di sensibilizzazione nazionali e locali a contrasto della violenza maschile sulle donne rivolte a tutta la popolazione e in particolare agli uomini;

– nella scuole e nelle università, la didattica contenga anche gli argomenti della discriminazione e la violenza di genere, e che in particolare sia fatta attenzione all’adozione di libri di testo che non veicolino pregiudizi di genere nel linguaggio e nei contenuti.

· La proposta politica è unitaria, aperta all’adesione e alla sottoscrizione di altre realtà nazionali, locali, e alle singole persone che vorranno dare sostegno alla Convenzione;

· La Convenzione promuove nella settimana del 25 novembre una serie di incontri e mobilitazioni; e invita le Istituzioni nazionali e locali a un confronto aperto;

· in particolare chiede al Presidente del consiglio Mario Monti e ai suoi Ministri di incontrare il coordinamento della Convenzione.

Per info e adesioni

convenzioneantiviolenza@gmail.com

convenzioneantiviolenza.blogspot.it

Promotrici della Convenzione: UDI Nazionale, Casa Internazionale delle Donne, GiULiA, Telefono Rosa, D.i.R.e, Piattaforma CEDAW “30 anni lavori in corsa CEDAW”: Fondazione Pangea, Giuristi Democratici, BeFree, Differenza Donna, Le Nove, Arcs-Arci, Action Aid, Fratelli dell’Uomo.

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