Turchia, deputata picchiata dal marito in aula con i lividi | Giulia
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Turchia, deputata picchiata dal marito in aula con i lividi

'Fatma Salman, del partito di governo Akp, ha denunciato l''ex coniuge. Nel paese i reati sessuali denunciati alla polizia sono aumentati del 400% negli ultimi quattro anni.'

Turchia, deputata picchiata dal marito in aula con i lividi
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13 Dicembre 2012 - 11.16


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‘Istanbul, 12 dic – La violenza sulle donne in Turchia arriva nelle aule del Parlamento e, per una volta, fa scandalo. Fatma Salman, deputata del partito di governo Akp eletta ad Agri, nel Sud-est povero del Paese, si è presentata in aula con il volto tumefatto, prima di ottenere un”ordinanza restrittiva nei confronti del marito Idris Kotan, di divorziare a tempi record e di denunciarlo per violenze domestiche. Un vicenda che ha provocato la solidarietà di tutte le colleghe di ogni formazione politica e della ministra per le Politiche Sociali, Fatma Sahin, che si è schierata a fianco della “sorella Fatma”. “Ora è capitato a una donna impegnata contro la discriminazione e le violenze di genere, componente della Commissione prlamentare sull”uguaglianza dei sessi, specializzata nel combattere la piaga dei matrimoni di minorenni. Ma in Turchia storie del genere capitano ogni giorno a migliaia di donne che non hanno una voce per denunciarle”. Secondo le agenzie che collaborano con il ministero delle Politiche sociali, infatti, si è passati da 48mila casi di violenza domestica nel 2008 ad 80mila nel 2011. Un fenomeno più diffuso nel sud-est del Paese, dove le donne vivono segregate in casa, in una realtà familiare organizzata in clan.

Secondo la magistratura, i reati sessuali denunciati alla polizia sono aumentati del 400% negli ultimi quattro anni. Nel 2011 le donne vittime di stupro sono state 33mila rispetto alle 2000 del 2002. Sono numeri che non necessariamente indicano la crescita delle violenze, quanto piuttosto il maggiore coraggio delle donne nel denunciarle. Anche se spesso va a finire in tragedia. I dati ufficiali del ministero dicono che fra il 2009 e il 2012 in Turchia sono state uccise 396 donne in seguito a episodi di violenza domestica. In questo periodo oltre 4.000 sono state affidate ai servizi sociali o poste sotto tutela per allontanarle dai loro aguzzini, i mariti. Il quotidiano Hurriyet sottolinea come la solidarietà delle 78 colleghe deputate sia stata compatta nei confronti di Salman, a differenza di quella dei deputati uomini. Inoltre, rileva Hurriyet, né i gruppi parlamentari né la presidenza del Parlamento hanno preso posizione sulle violenze subite dalla deputata.

Della condizione della donna nella sua “parte del mondo” aveva dato un ritratto vivido la stessa Salman, parlando della sua famiglia nel 2007 all”Associazione delle imprenditrici femminili turche. “Mia madre era la seconda moglie di mio padre. Nella nostra parte del mondo se un uomo è ricco, si sposa più volte. Mia madre è morta perchè mio padre fece pressione su di lei per avere un figlio maschio. Io ero la seconda figlia. I dottori dissero a mia madre che sarebbe stato pericoloso averne un terzo, ma mia madre ci disse che doveva far felice lo sceicco Ahmet Salman, mio padre, garantendogli la linea ereditaria con un figlio maschio. Perciò mia madre rimase incinta una terza volta e diede alla luce una figlia femmina. Morì due anni dopo”.

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