Belle e radiate. Sceneggiatura per una vita precaria | Giulia
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Belle e radiate. Sceneggiatura per una vita precaria

Dalla sceneggiatura per un film da realizzare: diario (con sberleffo) di una crisi. Le storie di chi è cancellato dalla propria storia lavorativa. [Giulia Fossà]

Belle e radiate. Sceneggiatura per una vita precaria
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19 Gennaio 2012 - 14.19


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Mi piace questo incontro. G to G, Giulia a GiULiA. Per raccontare e condividere – odio la commiserazione – una condizione speciale e purtroppo sempre più diffusa nel mondo del lavoro. EDU: esclusione, disoccupazione, umiliazione. Sotto questo titolo – Belle e radiate – vorrei si confrontassero esperienze diverse. La mia, appartiene al mondo della comunicazione. Radiofonica. In questi mesi mi sono messa al lavoro, raccogliendo preziosi suggerimenti di amici “esperti”, per sceneggiare questa storia. Mi piace l’idea di utilizzare il cinema non come terapia, ma come arma potente, capace di mettere insieme storie, disavventure, piccole e grandi povertà da trasformare in ricchezza comune di conoscenza. Belle e radiate, mi guardo intorno e penso che siamo tante. A loro affido alcune schegge della mia sceneggiatura. Buona lettura. I GIORNI CATTIVI

(…)

SCENA 3 – STUDIO RADIOFONICO – Interno giorno

VOCE ORIGINALE PUNTATA G (f.c.):

Buongiorno, buongiorno … Nudo e crudo! Passioni, mode e debolezze che fanno notizia… Sono esattamente le tredici e trentacinque minuti… non era mai successo in questi mesi! (pausa) Bene, ultima puntata della radio con la testa alta… (si ferma)


Le mani di G, sulle quali è stretta la mdp, da nervose e attive, si fermano in un istante di sospensione, assieme alla voce.

E’ un attimo, per allungarsi su un libro. E’ aperto. Non ne vediamo il titolo. Le mani di Giulia afferrano gli occhiali dal bancone. La mdp è sulla pagina. Segue i caratteri…

VOCE GIULIA OFF (audio originale)
“… Li trovò un boscaiolo in primavera, uno sull’altro, dopo un inverno di neve gigantesca…”

La voce che sentiamo di Giulia va ad impastarsi, quasi in una danza, con quelle degli ospiti, di cui non è mai citato il nome.

VOCE DONNA UNO (audio originale):

E’ una rinuncia al futuro… questa strage passa inosservata… riguarda la ricerca, la scienza la tecnologia… prima ci dobbiamo sempre occupare di altre cose…

L’italiano è un popolo curioso… alla fine… ci si lamenta, ci si lamenta, però poi, quando è veramente il momento di cambiare, si torna tutti sulle nostre posizioni e non si vuole cambiare…

VOCE GIULIA OFF (audio originale)

Cambiare, eh? Politica… Si parla di cambiamento, di trasparenza, qual è la sua esperienza diretta? … ricordiamo, nel PD… delusione? Si aspettava di più?

VOCE DONNA UNO (audio originale):

Mi aspettavo qualcosa di nuovo… era un nuovo soggetto politico… con delle ambizioni molto alte. Poi le forze politiche conservative hanno avuto il sopravvento… le paure… di fare dei cambiamenti troppo radicali. Ci sono stati dei compromessi, che non hanno consentito di far emergere elementi di novità!

Giulia legge alcuni messaggi degli ascoltatori, che arrivano in diretta.
Ricarica continuamente la pagina fb dove i post si susseguono
.

Una collaboratrice si avvicina a Giulia. Le sussurra qualcosa nell’orecchio.

SCENA 4 – ANTICAMERA UFFICIO DIRETTORE – Interno giorno

Giulia sulla porta dell’ufficio, una voce off le comunica che dovrà lasciare il lavoro.

Giulia ascolta in silenzio.

Trattiene a stento reazioni di rabbia. È una donna offesa.

Si guarda intorno per cercare solidarietà.

Sa di interpretare, attraverso la sua esperienza, il segno del percorso dell’emittente del servizio pubblico.

SCENA 5 – STUDIO RADIOFONICO – Interno giorno

VOCE DONNA DUE (audio originale):

E’ un segnale… positivo… le donne italiane si vanno affermando in campi che colpiscono l’immaginario…

GIULIA:
(la interrompe sospirando) Mi scusi… sono parole che arrivano al cuore!

Salgono in primo piano le note di un contrabbasso.

E’ uno dei passaggi più struggenti di “Unconditional Love” di Roberto Bellatalla.

La mdp sulle pagine del libro.

VOCE GIULIA OFF (originale)

… “Erano incastrati, da poterli separare solo con l’accetta.”…

Ancora le note di “Unconditional Love”

GIULIA:

I ricercatori, ricordiamo, sono sul tetto da oltre un mese. Chiedono la certezza del posto di lavoro! C’è qualche ragionevole speranza per la ricerca, o i più giovani e bravi laureati dovranno fare le valige, come suggeriva provocatoriamente Celli?

VOCE UOMO UNO (audio originale):

La parola ragionevole non si addice a questa storia!

(segue VOCE UOMO UNO):

Non c’è niente di ragionevole nel fatto che i migliori… siano da un mese al freddo… sotto la pioggia… per rivendicare… non solo il proprio diritto, ma anche che non si chiudano i rubinetti a questa ricerca di cui tutti si riempiono la bocca.

La mdp inquadra un susseguirsi di SMS che arrivano al programma, da parte degli ascoltatori. Quasi come un rumore continuo, di sottofondo...

VOCE UOMO UNO:

Abbiamo fatto un sondaggio: il 40% degli italiani interpellati non vogliono sentir parlare di temi partitico politici, ma vorrebbero veder risolti i problemi, a cominciare da quelli del lavoro, della casa, dell’occupazione, dell’inquinamento.

Se il PD e il centrosinistra non si danno una mossa, non scelgono candidati credibili, non smettono di litigare su tutto, è evidente che poi i candidati di centrodestra faranno man bassa…

GIULIA (audio originale):
Grazie, grazie a lei, e auguri a tutta la redazione…

VOCE UOMO UNO (audio originale, interrompendola)
Posso… posso aggiungermi al rimpianto per la fine di una trasmissione di qualità… di cui tutti parlano bene, e forse perché tutti ne parlano bene viene chiusa, ma anche questo è uno di quei paradossi del nostro paese. Complimenti…

VOCE DONNA DUE (audio originale):
Buon 2010 con tantissimo dispiacere per la chiusura della vostra trasmissione… sono davvero dispiaciuta!… e poi… era condotta da una donna… io vi ascoltavo… speriamo di potervi ancora
sentire in onda…

GIULIA
E allora, grazie ancora e a questo punto, avremmo dovuto aver finito gli ospiti, ma mi dicono che c’è una persona in linea, che non era prevista…

Giulia guarda interrogativa la regia. Le fanno cenno di leggere su uno dei monitor di studio: sulla lavagna luminosa, a pennarello, è scritto un nome che la fa sobbalzare.

VOCE UOMO DUE (audio originale)

Volevo salutarvi, in quest’ultima puntata, e dirvi anche che è ingiusto, che vi chiudano. La radio che legge la realtà, la radio delle idee, non delle chiacchiere… del confronto delle idee, del coraggio e delle sfide… spero che venga ripresa presto, che venga ripreso presto anche il vostro lavoro, …. Avete avuto belle idee, avete fatto un buon lavoro, dobbiamo darvene atto. E allora dobbiamo chiedere che la Rai, che è servizio pubblico, anche di questo si occupi.

VOCE GIULIA OFF (originale)

… “Li seppellì insieme: sul corno sinistro del camoscio era stampata, a ghiaccio, una farfalla bianca”.

Le mani si chiudono sul libro. In copertina, il titolo e l’autore. “IL PESO DELLA FARFALLA – Erri De Luca”.

(segue…)

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