La donna ideale dei pubblicitari: Miss Patata | Giulia
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La donna ideale dei pubblicitari: Miss Patata

Sanno come siamo fatte, cosa desideriamo, come viviamo. E’ per questo che gli spot ci rappresentano come un arnese destinato alle cure casalinghe? [Barbara Giorgi]

La donna ideale dei pubblicitari: Miss Patata
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20 Febbraio 2012 - 17.01


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C’è una categoria di professionisti che non comprendo: i pubblicitari. Cioè
quelle persone molto trendy, fashion, glamour che si riuniscono come cavalieri
della Tavola Rotonda per pensare e sfornare idee meravigliosamente attuali,
socialmente incisive, incredibilmente esplosive. Cioè quelle persone molto
acute, molto attente, molto preparate che studiano ogni sfumatura del mercato
della domanda dei più disparati generi di consumo, per poi rispondere con
un’immagine dell’offerta quanto mai appetibile, desiderabile.

Forse non comprendo i pubblicitari perché loro sono troppo “avanti” per me:
gente con una marcia in più. Sanno quello che vogliamo, quello che ci frulla
in testa, quello che nascondiamo nei meandri più profondi dell’inconscio,
quello che desideriamo e aneliamo come Colombo in cerca delle Indie (per poi
accorgersi che era tutta un’altra cosa…).

Insomma, queste teste intrise di neuroni tempestosi, conoscono perfettamente
le dinamiche della società moderna. Soprattutto, conoscono noi donne. Sanno
come siamo fatte, cosa pensiamo, ciò che desideriamo, come viviamo. E’ per
questo che le belle pubblicità della tv ci rappresentano come la riesumazione
della donna medioevale: un arnese destinato solo alle due mansioni della
procreazione e delle cure casalinghe. Meraviglioso.

Del resto è bello avere
il culto del passato! E così lo schermo sempre più piatto della televisione ci
propina donne che gentilmente (e in silenzio) assecondano la vitale necessità
dei loro uomini di vedere le partite di calcio ventiquattrore al giorno, donne
che vivono splendide relazioni extra-coniugali con spray antiodori, detersivi in
polvere e prodotti anti-calcare della lavatrice, donne felicissime di sapere che
quel formaggio non è solo da spalmare, ma si può pure mettere nella pasta!

E in mezzo a tutto questo panorama di bambole-soprammobili-robot, ci giunge
pure la notizia che una famosa azienda di produzione di patatine snack, si è
inventata l’ennesimo concorso di bellezza. Nessuna novità, tutto nella norma.
Ma i loro pubblicitari sono la quintessenza dei pubblicitari, perché hanno
trovato una denominazione alquanto – come dire – dignitosamente femminile.
Sì, perché il concorso si chiama Miss Patata. E ho detto tutto.

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