‘
Fanno tenerezza le foto di Miss Italia e fanno tenerezza soprattutto quelle in bianco e nero: ragazze paffute nei primi anni, poi via via sempre più snelle. Da quelle immagini fa capolino la storia nostra e il concorsone delle reginette di bellezza ha saputo a suo modo raccontarla.
E perciò quando dalle colonne della Stampa Annamaria Tarantola, presidente Rai, ha sentenziato: fuori le Miss dalla mia Rai, non v”è forse chi non abbia avuto un moto di perplessità.
Che male fanno quelle ragazzine belle e felici! Chi l”ha detto che dobbiamo togliere loro quell”opportunità di valorizzarsi e contemporaneamente a noi spettatori la gioia di contemplare tanta bella gioventù? Eppoi, si affretta a dire qualcuno/a: in fin dei conti si può usare la parata delle Miss per diffondere messaggi edificanti, no?
No. No, perché il messaggio edificante arriva in modo contraddittorio sulle ali di un altro che lo permea e sovrasta. E dice: ragazze, usate la vostra bellezza!
È pur sempre la vostra arma migliore e più efficace.
Ma è quel che vogliamo? È quel che abbiamo detto ai nuovi vertici Rai quando abbiamo chiesto “missione donna” per il Servizio Pubblico?
No. Al contrario,noi vogliamo dire alle nostre ragazze che la loro bellezza, segno della gioia del mondo, va contemplata, non misurata.
Forse, Annamaria Tarantola lo ha capito.
‘