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PAS: la disinformazione cancella i diritti

La disinformazione cancella i diritti: GIULIA esprime preoccupazione per il disinteresse dei media alle modifiche della Legge sull’affido condiviso, in discussione al Senato.

PAS: la disinformazione cancella i diritti
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14 Giugno 2012 - 16.53


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AFFIDO CONDIVISO: INFORMARE SUI RISCHI DEI DDL IN DISCUSSIONE AL SENATO

La disinformazione cancella i diritti: GIULIA, la rete delle giornaliste Unite Libere Autonome, esprime preoccupazione per come , con alcune lodevoli eccezioni, la maggioranza dei mezzi di informazione mostri disinteresse alle modifiche della Legge 54/2006 sull’affido condiviso all’esame della Commissione Giustizia del Senato. Alcune modifiche in discussione rischiano di peggiorare una legge già carente nei confronti del fenomeno della violenza domestica, spesso all’origine delle separazioni, e di comprimere i diritti dei soggetti deboli, a partire dai minori che assistono e/o subiscono questa violenza. E’ grave non prevedere esplicitamente, nei casi di maltrattamento e violenze (sessuali, fisiche, psicologiche), l’esclusione dell’affido condiviso: il rapporto fra genitore violento e figli va previsto in ambito tutelato.

Grave che tutte le proposte in discussione introducano la PAS: la Sindrome da Alienazione Parentale, priva di ogni fondamento scientifico, non riconosciuta come disturbo psicopatologico dalla comunità scientifica internazionale ed espressamente respinta dalla più parte delle legislazioni europee. Se dovesse passare, nei casi in cui un bambino o una bambina rifiutasse il genitore abusante perchè vittima diretta o indiretta di violenza domestica, tale genitore potrebbe appellarsi alla PAS (come già succede nei tribunali italiani), obiettando che il deficit affettivo del figlio/a è frutto della manipolazione dell’altro/a genitore.

Invitiamo le giornaliste e i giornalisti, le direttore e i direttori, a concentrare la massima attenzione su un tema così delicato per la vita di donne e minori, informando sull’argomento in modo obiettivo e completo per fornire a tutti, legislatori in testa, gli strumenti volti a produrre una normativa equilibrata e non lesiva di diritti

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