Donne e spazio pubblico, momento di confronto a Palazzo San Macuto | Giulia
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Donne e spazio pubblico, momento di confronto a Palazzo San Macuto

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Donne e spazio pubblico, momento di confronto a Palazzo San Macuto
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13 Luglio 2017 - 14.44


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Un incontro a Palazzo San Macuto, a Roma, per un progetto importante: conoscere, chiedere consiglio e collaborazione e mettere in rete tra di loro le associazioni che a vario titolo si occupano del mondo delle donne. Martedì 11 luglio l’onorevole Elena Centemero, Presidente della Commissione Eguaglianza e Non Discriminazione del Consiglio d’Europa, ha invitato anche GiULiA a portare la sua esperienza e le sue idee, avendo già conosciuto sia il nostro progetto sul linguaggio di genere sia quello di 100esperte. Il nostro lavoro di formazione per i giornalisti e il progetto del volumetto su come si parla di violenza sulle donne, presentati nell’occasione, sono stati molto apprezzati.

 

Obbiettivo della riunione un confronto a più voci sulle politiche e sulle misure che riguardano le donne nello spazio pubblico, con particolare attenzione agli obiettivi della strategia del Consiglio d’Europa: combattere gli stereotipi di genere e il sessismo; prevenire e combattere la violenza contro le donne;.garantire alle donne eguale accesso alla giustizia; raggiungere una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini nelle decisioni politiche e pubbliche; raggiungere il gender mainstreaming in tutte le politiche e in tutte le misure.

 

A collaborare ad un programma indubbiamente e inevitabilmente ambizioso sono state chiamate, oltre a GiULiA, rappresentata da Luisella Seveso, Monia Azzalini dell’Osservatorio di Pavia, la Federcasalinghe che attraverso la sua presidente Federica Rossi Gasparrini ha sottolineato la necessità di dare visibilità e dignità a milioni di donne (in Italia ben oltre 7 milioni) dichiarate “improduttive”  che non percependo alcuna retribuzione sono dipendenti in tutto e per tutto dai partner. Spesso questa dipendenza totale è l’anticamera della violenza. E proprio la violenza (problema soprattutto culturale, come ha sottolineato tra l’altro Lisa Ercoli di “Differenza donna” che ha chiesto da subito un cambio di rotta nell’insegnamento, che sia più gender equal e un rinnovamento dei libri di testo in cui le donne non compaiono) è stato il tema più caldo affrontato nel corso del convegno. Tra le altre Simona Napolitani, avvocata e presidente di “Codice donna” ha ricordato l’importanza di un linguaggio più adeguato e l’urgenza di una formazione obbligatoria anche per magistrati e assistenti sociali in tema di violenza sulle donne; Paola Lattes vicepresidente di Telefono Rosa ha evidenziato un aspetto della violenza spesso trascurato, quello dei figli che assistono alle liti tra i genitori e sono poi chiamati dal giudice a mantenere una relazione “ affettiva” con entrambi. Altro aspetto quello delle donne immigrate “invisibili” perché non alfabetizzate e ignoranti dei loro diritti: la richiesta è che siano rese indipendenti dal permesso di soggiorno del marito.

 

Moltissima la carne al fuoco, i suggerimenti, le proposte. Isabella Foglietta , presidente di Confartigianato Roma e Lazio ha chiesto a tutte di fare rete, lavorare insieme, tenersi in contatto, perché  molti sono gli obiettivi comuni da perseguire. Elena Centemero, ci contiamo, se ne farà portavoce.

 

(Luisella Seveso)

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