Giorgio Bocca: perché i giornali sono brutti | Giulia
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Giorgio Bocca: perché i giornali sono brutti

GiULiA rende omaggio a Giorgio Bocca proponendo questa recente intervista radiofonica sui giornali e i giornalisti (e sulla tv). [Daniela Binello]

Giorgio Bocca: perché i giornali sono  brutti
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27 Dicembre 2011 - 18.33


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Il grande giornalista, scomparso a Natale, aveva risposto in questa recente intervista di Daniela Binello – trasmessa da Radio 24-Il Sole 24 Ore – ad alcune domande sui temi chiave delle sue scelte professionali, che lo portarono fra l”83 e l”89 anche ad affrontare l”esperienza televisiva per le reti Fininvest come autore e conduttore di diversi programmi d”inchiesta.

“Io ho verso Berlusconi un sentimento ambiguo, nel senso che quando sono entrato nelle sue reti televisive – sentirete dire da Giorgio Bocca in questa intervista – trovai un’azienda che dal punto di vista tecnico era migliore della televisione di stato. Cioè, c’era un padrone che faceva funzionare bene ogni cosa con grande capacità”.

Poi, presagendo la discesa in politica di Berlusconi, Bocca lasciò le reti Fininvest, continuando ad essere il giornalista con la schiena dritta di sempre. Apprezzato da chi vuole sapere la verità e avversato da coloro che vorrebbero ridurre tutta la stampa in ginocchio.

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