La Commissione di Vigilanza chiede conto alla Rai delle nomine | Giulia
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La Commissione di Vigilanza chiede conto alla Rai delle nomine

La risposta alla richiesta di audizione di GiULiA con Cpo Fnsi e Usigrai. La nota della Commissione a Foa e Salini, con la richiesta di documenti sulla composizione del gruppo dirigente.

La Commissione di Vigilanza chiede conto alla Rai delle nomine
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22 Maggio 2020 - 15.59


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E la Commissione di vigilanza rispose… Il presidente Alberto Barachini ha risposto alla richiesta di audizione avanzata da GiULiA insieme a Cpo Fnsi e Cpo Usigrai, sulle nuove nomine di direttori della televisione, che hanno portato la Rai ad escludere le donne dai vertici della tv.
Barachini dà notizia che nell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza è stato affrontato il caso, ed è stata inviata una nota al presidente Rai Marcello Foa e al direttore generale Fabrizio Salini, in cui vengono ricordate non solo le norme antidiscriminatorie ma anche le azioni positive degli ultimi anni, e in cui – soprattutto – vengono richiesti i documenti che fotografano gli attuali assetti della dirigenza Rai, quanti uomini e quante donne.
Il presidente Barachini, inoltre, annuncia che la Commissione, esaminati gli atti, deciderà se procedere anche con le audizioni.

Ecco i documenti, ovvero la lettera di risposta alla nostra richiesta e la nota inviata ai vertici Rai.

La lettera di risposta di Barachini 

“Con riferimento alla lettera prot. n. 765 del 18 maggio c.m., con la quale avete denunciato il mancato rispetto, da parte della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, del principio della parità di genere nel conferimento degli incarichi aziendali, Vi trasmetto copia della nota da me inviata in data odierna ai vertici della Rai sul tema.

Come si evince da tale lettera, la questione è all’attenzione della Commissione che mi onoro di presiedere e, in particolare, è stata discussa nel corso dell’ultimo Ufficio di presidenza, in esito al quale si è convenuto di chiedere all’Azienda tutta la documentazione in materia, in modo da poterla esaminare ed eventualmente procedere con le audizioni e gli interventi che si rendessero necessari”.

La nota della Commissione ai vertici Rai

“Nel corso dell’ultima riunione dell’Ufficio di presidenza, la senatrice Fedeli ha sollevato l’opportunità, condivisa dall’intera Commissione, di un approfondimento sul tema dell’applicazione del principio della parità di genere da parte della RAI nel conferimento degli incarichi aziendali.

Come è noto, il contratto di servizio 2018-2022 dedica ampio spazio al tema.

Vorrei ricordare, tra i vari richiami, quello dell’articolo 9, laddove si prevede che la Rai assicura la più completa e plurale rappresentazione dei ruoli che le donne svolgono nella società, nonché la realizzazione di contenuti volti alla prevenzione e al contrasto della violenza in qualsiasi forma nei confronti delle donne: a questo riguardo, è anche previsto un monitoraggio e un resoconto annuale sul rispetto della parità di genere.

Soprattutto, la parità di genere rientra tra gli obblighi specifici per l’attuazione della missione di servizio pubblico, elencati dall’articolo 25: la Rai è tenuta, a questo riguardo, a promuovere, nella programmazione, il valore dei principi di non discriminazione e della parità tra gli uomini e le donne, assicurandone un costante monitoraggio, a individuare al proprio interno una struttura responsabile degli adempimenti in materia e a informare annualmente la Commissione sugli esiti dell’attività di monitoraggio.

Non sembra tuttavia che un principio così importante, fondato sugli articoli 3 e 51 della nostra Costituzione e coerentemente posto tra i doveri del servizio pubblico radiotelevisivo, trovi un adeguato riscontro nell’attribuzione degli incarichi di direzione che, come si può constatare, nella maggior parte dei casi sono ricoperti da uomini. Sappiamo peraltro che il tema non è nuovo ed è stato oggetto di notevole attenzione, in passato, da parte dell’Azienda: mi riferisco, in particolare, alle iniziative assunte sotto la presidenza di Anna Maria Tarantola.

A questo riguardo, al fine di consentire alla Commissione di affrontare la questione disponendo di elementi puntuali e verificati, Vi chiedo la trasmissione, oltre che dei monitoraggi e dei resoconti previsti dal Contratto di servizio, dei dati sulla composizione del personale maschile e femminile dell’Azienda, sia in generale, sia negli incarichi dirigenziali e di direzione”.

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