La vendetta di Artemisia : una passione che si rinnova | Giulia
Top

La vendetta di Artemisia : una passione che si rinnova

Il 26 e il 29 gennaio a Milano, sulle tracce di Artemisia Gentileschi che trasformò lo stupro subito in arte, vanno in scena esperienze di resilienza di studiose e artiste.

La vendetta di Artemisia : una passione che si rinnova
Preroll

Redazione Modifica articolo

25 Gennaio 2012 - 18.40


ATF

Artemisia Gentileschi chiama a raccolta le voci più interessanti della ricerca artistica e teatrale italiana. In un raro e sofferto connubio tra istituzione e controcultura, chiude all’insegna della
“resistenza creativa” la bella mostra che in questi mesi a Milano Palazzo Reale ha dedicato alla pittrice seicentesca.
In un doppio appuntamento promosso dall’associazione Di Nuovo Milano e dall’Università degli Studi Milano-Bicocca, in collaborazione con il Comune di Milano, Palazzo Reale e Sole24Ore Cultura, studiose e artiste portano in scena le loro esperienze di “resilienza” sulle tracce di chi seppe trasformare lo stupro subìto in opera d’arte.
Come superare uno stato di crisi attraverso la creatività diventa allora il fil rouge attorno al quale le curatrici – la regista teatrale Giulia Abbate, la filosofa politica Marina Calloni, l’artista visiva Maddalena Fragnito e la giornalista Camilla Gaiaschi – invitano al confronto.
Tra le invitate: le occupanti del Teatro Valle, Marcela Serli di Atopos, il collettivo Serpica Naro. E ancora la coreografa Olivia Kwong, la drammaturga Renata Molinara, la sociologa Carmen Leccardi, l’attrice Lunetta Savino. In un alternarsi di performances audio-visive, letture e dibattito si parte dal trauma di Artemisia (più volte rievocato dall’artista nella sua opera in un tentativo escatologico di superarlo) per arrivare alla violenza (quella manifesta e contingente, certo, ma anche e soprattutto quella endemica e strutturale) di un paese che non è a misura né di donna né tantomeno di artista. E dove il pieno riconoscimento del lavoro delle donne, artiste e non, è ancora un obiettivo da raggiungere.
Il 26 gennaio alle 14,30 all’Università Bicocca e il 29 alle 16 a Palazzo Reale.

Native

Articoli correlati