‘Roma, 6 mar – In sei stati messicani esiste ancora il delitto d”onore, una attenuante che permette al marito che uccide la moglie di scontare in prigione dai tre giorni ai cinque anni. Rubare una mucca – ironizza El Paìs – alle volte costituisce un reato più grave dell”uxoricidio nel paese centro-americano. Gli Stati messicani di Michoacàn, Baja California Sur, Chiapas, Jalisco, Yucatan e Zacatecas conservano nel codice penale le disposizioni sul delitto d”onore, attenuante abrogata in Italia nel 1981. Oltre a ciò, altre dieci entità federative messicane, scrive il quotidiano spagnolo, applicano una diminuzione della pena per omicidio con l”attenuante di “emozione violenta”, ovvero una causa, uno “stimolo” così potente da provocare un accecamento o uno stato simile.
L”Istituto nazionale delle donne (Instituto Nacional de la Mujeres, Inmujeres) ha denunciato queste disposizioni perché lasciano aperta la possibilità di continuare a uccidere le mogli con la giustificazione di “impulso emozionale” e perché contrarie alle dichiarazioni internazionali dei diritti umani delle donne che il Messico ha sottoscritto. Tra queste la Cedaw, la Convenzione per l”eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. C”è una deputata messicana che segue da vicino la questione: Teresa Inchaustegui, presidente della commissione speciale che si occupa dei femminicidi alla Camera delle deputate e dei deputati, che invita a collaborare per arrivare a una omologazione dei codici penali nei diversi Stati, ammettendo le resistenze enormi che si incontrano in Parlamento per avviare la riforma. Secondo i dati raccolti da Onu Mujeres, la Camera dei deputati messicana e Inmujeres, nel 2009 in Messico sono state uccise 1.858 donne.
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