‘New York, 24 giu – Trentaquattro soldati, uomini e donne, raccontano la propria storia drammatica e discutono del problema della violenza sessuale in campo militare. Il nuovo documentario del regista Kirby Dick, Invisible War, uscito ieri al cinema, fotografa il dramma degli stupri nelle forze armate. Le statistiche fornite dal Dipartimento della Difesa – secondo quanto riporta il quotidiano Washington Post – sono preoccupanti: oltre il 20% delle donne che fanno parte dell”esercito sono state vittima di una violenza sessuale. Negli ultimi 20 anni sono state circa 500.000, e l”80% di queste aggressioni non vengono denunciate. Mentre tra gli uomini è l”un per cento ad essere stuprato ogni anno.
Il filo conduttore della pellicola – vincitorice del premio del pubblico all”ultimo festival del cinema indipendente, Sundance festival- e” la storia di Kori Cioca, violentata e picchiata da un suo superiore mentre era arruolata nella Guardia Costiera. Il film spiega come spesso le donne vengono penalizzate se trovano il coraggio di parlare, e ancora piu” spesso devono segnalare l”accaduto ai diretti superiori, che in molti casi sono proprio gli aggressori. Cynthia O. Smith, portavoce del Pentagono, non ha voluto commentare il documentario, ma ha fatto notare che da quando a capo del Dipartimento e” stato nominato l”attuale segretario alla difesa, Leon Panetta, le procedure sono cambiate. Dopo aver intervistato oltre 70 vittime, Dick e la produttrice Amy Zierig, all”inizio del mese sono stati nella Capitale per promuovere il messaggio del film con spettatrici, spettatori e rappresentanti della classe politica americana. “Sappiamo che Panetta lo ha visto – ha detto il regista – ed era molto commosso”. ‘