San Suu Kyi, in Europa in punta di piedi. Dopo 24 anni | Giulia
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San Suu Kyi, in Europa in punta di piedi. Dopo 24 anni

Londra, Parigi, Oslo. Ma anche Dublino per il concerto di Bono (U2). Per "La Signora" il nuovo corso birmano passa (anche) da qui

San Suu Kyi, in Europa in punta di piedi. Dopo 24 anni
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13 Giugno 2012 - 18.51


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‘Bangkok, 13 giu – A 24 anni dall”ultima volta, Aung San Suu Kyi arriverà questa sera in Europa per una visita che in oltre due settimane portera” la leader dell”opposizione birmana in cinque Paesi, combinando incontri politici e familiari e cementando il suo status di icona della dissidenza. Al di la” delle celebrazioni, il palcoscenico internazionale di cui ora godrà la Signora comporta tuttavia anche l”esigenza di trovare un nuovo equilibrio tra l”opportunità di promuovere la causa democratica birmana e la necessità di non irritare la struttura di potere esistente, per non far deragliare il processo di riforme in corso.

Suu Kyi, che a fine maggio ha visitato la Thailandia nel suo primo viaggio all”estero dopo il ritorno in liberta” nel 2010, e” decollata questa mattina da Rangoon alla volta di Ginevra, dove domani terra” un discorso presso l”Organizzazione Internazionale del Lavoro. Il viaggio proseguira” a Oslo, dove sabato 16 Suu Kyi potra” finalmente ritirare il premio Nobel per la Pace assegnatole nel 1991. Sara” poi la volta della Gran Bretagna e dell”Irlanda. A Londra la leader parlera” di fronte a entrambe le Camere del Parlamento, visitera” Oxford (dove ha studiato) e il 19 giugno passera” il suo 67esimo compleanno con i figli Alex e Kim. Suu Kyi volera” anche a Dublino, dove partecipera” a un concerto del cantante Bono, che con gli U2 le dedico” una canzone (Walk on). Il viaggio si concludera” il 30 giugno in Francia, su invito del nuovo presidente Francois Hollande. Il viaggio garantira” a Suu Kyi una liberta” d”azione maggiore di quella trovata in Thailandia, dove le autorita” hanno modificato il previsto itinerario della Signora anche per non darle un”eccessiva visibilita”, sgradita al governo di Naypyidaw, composto da diversi esponenti dell”ex giunta militare che l”ha tenuta prigioniera per 15 degli ultimi 24 anni. Un obiettivo raggiunto solo parzialmente: in un discorso al World Economic Forum di Bangkok, tenuto con tono presidenziale, Suu Kyi – che ha dato il suo beneplacito alla sospensione delle sanzioni economiche da parte di Stati Uniti e Unione Europea – ha denunciato ””l”ottimismo avventato”” della comunita” internazionale attorno al nuovo corso birmano, invitando gli investitori stranieri, ma anche mettendoli in guardia dai rischi.

Dopo la ritrovata liberta” e la recente elezione in Parlamento, le parole del premio Nobel durante il viaggio in Europa saranno attentamente scrutinate, e le trappole non mancano. Il processo di riforme nel Paese sembra pericolosamente appeso alla relazione di fiducia tra il presidente Thein Sein e Suu Kyi, e incontra resistenze tra i piu” irriducibili, timorosi di perdere gradualmente potere ed essere spazzati dalla Signora nelle elezioni del 2015. Proprio alla vigilia della partenza di Suu Kyi, inoltre, nell”ovest della Birmania violenze settarie tra buddisti e musulmani di etnia Rohingya hanno causato decine di morti, evidenziando come la decennale politica statale di discriminazione verso i Rohingya sia approvata quasi in blocco dai birmani. A parte un vago appello alla calma, Suu Kyi ha evitato di pronunciarsi sulla spinosa questione, che a seconda del suo approccio potrebbe costarle consensi tra i birmani o tra gli attivisti internazionali dei diritti umani. Nei 17 giorni nel Vecchio Continente, tra i tanti momenti simbolici, The Lady dovra” anche trovare il modo di delineare la sua visione della futura Birmania in modo piu” concreto, senza scontentare nessuno. ‘

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