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In rete nuove grandi donne da intervistare

Una nuova sezione online per il progetto "100esperte": dopo le scienziate, spazio alle economiste. La presentazione nella sede della Commissione europea

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3 Marzo 2018 - 08.43


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Muove un nuovo passo avanti il progetto “100esperte”: dopo lo spazio destinato alle scienziate, nella nostra piattaforma online si apre una nuova sezione dedicata alle economiste, e la novità sarà al centro dell’evento organizzato dalla Commissione europea in occasione dell’8 marzo nella sua sede di Roma.  L’incontro a Roma, dalle 14.30 alle 18.30, è valido ai fini formativi ed è in piattaforma Sigef fino al 7 marzo. Chi fosse a Milano, lo potrà  seguire anche in collegamento dalla sede della Commissione europea in corso Magenta 59, dove ci saranno scienziate ed economiste cui sarà data la parola nel corso del dibattito.  Chi fosse intenzionato a partecipare deve inviare il suo nominativo a Cares@osservatorio.it.
“100 esperte”, ideato da Luisella Seveso e Giovanna Pezzuoli per GiULiA e da Monia Azzalini per l’Osservatorio di Pavia, sostenuto dalla Commissione europea e dalla Fondazione Bracco, era stato lanciato nel novembre 2016  e consiste in un data base destinato a colleghe e colleghi in cui sono raccolti i profili e i contatti delle scienziate, (e da oggi come detto anche delle economiste,)  più prestigiose nel panorama italiano. L’utilizzo del data base è gratuito. “100esperte” si propone come strumento di ricerca di voci femminili  autorevoli che possano contribuire al dibattito pubblico dentro e fuori i media, una risorsa chiave , come detto, per giornaliste e giornalisti  agenzie e uffici stampa, ma anche aziende e imprese, pubbliche amministrazioni, comunità locali, scuole e università. L’idea è nata da un’esigenza già indicata nella”Piattaforma d’Azione”con cui si è conclusa la Quarta Conferenza mondiale dell’ONU sulle donne a Pechino nel 1995. Tale piattaforma ha riconosciuto l’ambito Donne e Media come uno dei 12 settori strategici per il miglioramento della condizione femminile e il progresso delle pari opportunità, fissando due obiettivi: accrescere la partecipazione delle donne e permettere loro di esprimersi e di accedere ai processi decisionali nei media e nelle nuove tecnologie di comunicazione;  promuovere un’immagine equilibrata e non stereotipata delle donne nei media. A distanza di 20 anni, le ricerche prodotte in ambito nazionale e internazionale dimostrano che siamo ancora lontani dagli obiettivi di Pechino. Secondo i risultati del Global Monitoring Project 2015, il più ampio e longevo progetto di ricerca sulla visibilità delle donne nei media, i mezzi d’informazione italiani danno molta più visibilità agli uomini che alle donne (soltanto il 21%). In particolare, tra gli esperti le fonti femminili sono soltanto il 18%. A spiegare e interpretare il mondo sono infatti quasi sempre gli uomini, le donne sono raramente interpellate dai media. Eppure le donne competenti e qualificate ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico, che, trascurando le esperte, trascura i segni del tempo disconoscendo l’apporto delle donne in tutti gli ambiti della società, dalla politica alla scienza.Il progetto ha raccolto nel primo anno oltre 100 nomi e CV di esperte dall’area STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics), settore storicamente sotto-rappresentato dalle donne e al contempo strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro paese. A questo primo step è stato dedicato un libro che ha raccolto testimonianze e considerazioni delle scienziate. 
Nel 2018  si prosegue con un focus sulle esperte italiane del settore economico e finanziario, con il database online e un nuovo libro a loro dedicato. E da un anno a questa parte il progetto e alcune delle scienziate presenti nel data base hanno raccontato a Cagliari, Ancona, Lucca, Padova, Milano, Genova  i contenuti , scopo e le prospettive di questo lavoro ai colleghi in corsi di formazione professionale. 
Le 100 esperte hanno già avuto alcuni importanti riscontri: molte scienziate sono state intervistate da circa 200 tra riviste specializzate, radio, canali TV e giornali mainstream, sono state invitate a numerose conferenze e seminari di formazione nel campo dello STEM, e una delle principali case di produzione indipendenti nazionali sta pianificando la creazione di un cortometraggio interpretato da una di loro. Tra i tanti organismi che si sono interessati a noi, la CRUI, conferenza dei Rettori italiani ha segnalato il progetto a tutte le Università e l’Università di Padova ci ha inserito in un programma internazonale come esempio di buona pratica italiana in favore delle donne.
Maggiori dettagli nelle news del sito “www.100esperte.it“.
 
Questo il programma della giornata dell’8 marzo alla Commissione europea (ore 14.30-18.30):
Modera: Giovanna Pezzuoli, Giornalista di GiULiA
Interventi introduttivi:
Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco; Carlo Verna, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG)
Perché i media non valorizzano il pensiero femminile
Monia Azzalini, Responsabile del settore Media e Gender dell’Osservatorio di Pavia
La banca dati #100esperte tra scienza ed economia
Lucia Votano, Dirigente di Ricerca ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN
Alessandra Faggian, Professoressa Ordinaria di Economia Applicata, Gran Sasso Science Institute, L’Aquila
Il lavoro delle donne e l’incremento del PIL
Paola Profeta, Università Bocconi, Presidente Comitato Scientifico di #100esperte Economia e Finanza; Magda Bianco, Banca d’Italia, Roma Fiorella Kostoris, Università La Sapienza di Roma; Daniele Manca, vicedirettore Corriere della Sera
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