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L'ingegno al femminile

GiULiA ha presentato il progetto 100esperte a Milano. Le due scienziate Manuela Teresa Raimoni e Claudia Sorlini: «Diamo più voce alle donne»

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15 Marzo 2019 - 22.47


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Due scienziate italiane, la bioingegnera Manuela Teresa Raimondi e la microbiologa agraria Claudia Sorlini per raccontare le potenzialità dell’ingegno al femminile e la necessità che più voci di donne di alta professionalità trovino spazio nel panorama italiano.

Una serata vivace, quella di mercoledì 13 marzo alla Casa delle donne, organizzata dal coordinamento lombardo di GiULiA giornaliste, l’associazione nazionale di giornaliste unite, libere e autonome, che presentavano alle socie e al pubblico il progetto 100esperte, nato proprio per offrire ai media un’agenda di nomi di donne eccellenti per interviste, talk show, convegni.

E davvero straordinarie sono state le testimonianze delle due scienziate. Manuela Raimondi, impegnata con il suo team di ricercatori al Laboratorio di Meccanobiologia, da lei fondato al Politecnico di Milano, nella realizzazione di protesi di arti e esoscheletri, ha raccontato come questa passione sia nata dalla sua adolescenza nutrita di film e libri di fantascienza. E ha aggiunto che anche i film di ultima generazione, che propongono personaggi dotati di poteri straordinari, con arti e organi che si ricostruiscono e si sostituiscono facilmente, hanno consulenti di solida formazione scientifica e non sono così lontani dalla realtà. Anche nel suo laboratorio, infatti, si stanno progettando piccole strutture artificiali su cui far crescere cellule staminali in coltura. Così si ricostruiscono nuovi organi destinati a sostituire quelli danneggiati.

Di altro tenore ma altrettanto affascinante la presentazione di Claudia Sorlini, una vita passata nella ricerca di biotecnologie applicate all’ambiente per il risanamento di siti contaminati ma anche per il recupero di monumenti feriti dall’inquinamento. Da illustre pensionata, Sorlini è diventata presidente della Casa dell’Agricoltura e paladina delle donne che nella terra vedono non solo un lavoro ma un impegno ambientale. L’ancestrale legame tra le donne e la terra sembra trovare in questi anni un rinnovato vigore, grazie alle sempre più numerose agricoltrici che trasformano aziende familiari in crisi e le rendono attive, che innovano le colture e l’allevamento, che scoprono nuove produzioni di cui non vi era traccia, come quella del veleno delle api usato in farmacologia. O che scelgono con soddisfazione la vita delle contadine lasciando occupazioni più alienanti in città.

Di GIULiA e del suo impegno per una migliore rappresentazione delle donne dentro e fuori dalle redazioni ha detto Marina Cosi, presidente nazionale dell’associazione, nata alla fine del 2011 sull’onda del rifiuto di una politica che mortificava pesantemente l’immagine femminile. Impegnata su più fronti, con iniziative che vanno dalla promozione e adesione a documenti come il Manifesto di Venezia, per una corretta informazione sulla violenza di genere, alla denuncia ai consigli di disciplina delle violazioni delle regole deontologiche da parte dei colleghi, GiULiA ha anche al suo attivo la pubblicazione di libri che spiegano come trattare temi scottanti come “Stop violenza – le parole per dirlo” o “Donne Grammatica e media “ sul corretto uso del linguaggio declinato al femminile. Ultimo della serie, “Stereotipi – donne nei media” sarà presentato il 29 marzo a Palazzo Morigi a Milano.

Anche il data base 100esperte, di cui fanno parte Manuela Raimondi e Claudia Sorlini, è un progetto che nasce da GiULiA, in particolare su iniziativa di Giovanna Pezzuoli e Luisella Seveso, insieme a Monia Azzalini, ricercatrice dell’Osservatorio di Pavia. Ideato per promuovere la presenza e incrementare la visibilità delle tantissime donne di alto profilo, affermate in vari campi della scienza e non solo, il progetto si avvale del sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione europea ed è sviluppato grazie a Fondazione Bracco. Si tratta in sintesi di una piattaforma online: 100esperte.it , aperta alla libera consultazione, dove sono raccolti ormai 209 nomi di super esperte nell’ambito STEM (Scienza, ecologia, ingegneria e matematica) e in quello dell’Economia e Finanza. I nomi, con relativi profili, sono stati selezionati dal Centro Genders dell’Università Statale e dall’Università Bocconi in base a criteri rigorosi e trasparenti, che vanno dai parametri bibliometrici all’attenzione verso tematiche femminili, tenendo conto anche della reperibilità e della rappresentatività territoriale delle esperte. Ultimo step, martedi 19 marzo a Palazzo Clerici, dalle 10, nell’ambito dell’incontro “Perché l’Europa? La parola alle esperte”, sarà presentata ufficialmente la terza sezione delle accademiche e delle professioniste che entreranno nel data base, quella delle esperte di politica internazionale, selezionate dall’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica internazionale).

 

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