Vittime della bellezza. E dei media | Giulia
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Vittime della bellezza. E dei media

Il viso tumefatto di una donna non è uno spettacolo: neanche se lei è bella, se è una modella, se è fashion... Ma le regole del business sono altre. Di [Valeria Marchetti]

Vittime della bellezza. E dei media
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17 Luglio 2012 - 18.18


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La moda è tutto un grande show, e Twelve, il magazine glamour bulgaro, comprende benissimo le regole del business. Tutto viene creato per stupire, scioccare e far parlare di se. Questo è un editoriale fashion.

Posso comprendere le logiche sottese del marketing e della comunicazione visiva, ma a tutto cӏ un limite.

Lasciatemi dire subito che, secondo me, il viso tumefatto di una donna non e” uno spettacolo edificante. Molte donne vivono il dramma di violenze e soprusi. Non è la loro bellezza a produrre il dolore, ma le mani di Caino, un uomo che le usa per sfogare la sua frustrazione verso un mondo che non sa gestire.

Non è la bellezza a produrre lo sfregio. Non è un vestito rosso che accende la mente di questi uomini violenti e malati.

La bellezza è un dono. Uno tra i tanti che ci possono venire offerti.

Nessuno può arrogarsi il diritto di speculare sulla sofferenza per ricavarne profitto. Nessuno osi usare una piaga sociale come copertina. Nessuno tocchi Eva! Certo, si dice che lei abbia colto la mela dall”albero della saggezza ma e” stato Adamo a morderla.

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