Ferite, una mostra per il 25 novembre | Giulia
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Ferite, una mostra per il 25 novembre

GiULiA ha dato il suo patrocinio alla mostra di Carla Cacianti "Ferite", in occasione della Giornata contro la violenza alle donne.

Ferite, una mostra per il 25 novembre
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23 Novembre 2015 - 13.47


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Si inaugura il 25 novembre, sotto l”alto patronato della Camera dei Deputati e della presidente Boldrini, la mostra delle opere di Carla Cacianti “Ferite”, alla quale anche GiULiA ha conferito il proprio patrocinio.

La mostra FERITE, che rimarrà aperta nel Centro Luigi Di Sarro fino al 2 gennaio 2016, nasce dallʼidea dellʼArtista di lavorare sullʼimmagine delle donne. Unʼimmagine che sia rivelatrice del carattere controverso e insieme potente dellʼuniverso femminile, inevitabilmente forzato in stereotipi e ruoli che ne alterano lʼessenza, ma anche capace di rigenerazioni profonde e coraggiose. Ferite è dunque una metafora della violenza inflitta (dallʼuomo, dalla società o dalle donne stesse), una violenza non necessariamente fisica o verbale quanto incarnata dal piegare, adattare e costringere.

La scelta della fotografia come base di partenza dei lavori è motivata dalla capacità del mezzo, tra sguardo e registrazione, di rendere lʼemozione dei visi, delle bocche e degli occhi, usando la luce. Non interessa in questo caso la fotografia in termini tecnici quanto la sua capacità di essere mezzo di raccordo ideale tra sguardo e sguardo, quello delle donne e quello di chi le guarda, incontro ulteriormente potenziato dalle pieghe che lʼartista fa sulle immagini creando un disegno di ombre e luci tale da filtrare e drammatizzare le figure, ma anche un oggetto- ritratto che scaturisce appunto dallʼoffesa dei volti.

Perché la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani fondamentali ed è ancora una pandemia globale. È la conseguenza di una diffusa volontà che produce discriminazione e diseguaglianza tra uomo e donna. Con queste parole di Ban Ki-moon, l”Onu dice al mondo che questa violenza si può sconfiggere:

“Tutti noi abbiamo un ruolo da giocare, e io vi incoraggio a fare il vostro. Se rimaniamo uniti a casa, nelle comunità, a livello nazionale ed internazionale, noi possiamo sfidare la discriminazione e lʼimpunità e porre fine a quelle mentalità e abitudini che incoraggiano, ignorano o tollerano la globale vergogna della violenza contro le donne e le ragazze”.

La mostra rimarrà aperta fino al 2 gennaio 2016 Orario: da martedì a sabato – 16.00 / 19.00

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