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Per una vittima in meno

'Sul convegno contro la violenza sulle donne, a Siracusa, piomba la notizia dell''arresto di un uomo che voleva uccidere la moglie. E parte l''applauso...'

Per una vittima in meno
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23 Dicembre 2012 - 17.18


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La notizia è piombata alla fine del convegno, dopo aver discusso a lungo sulla “Violenza sulle donne” all’incontro organizzato a Siracusa dall’Unione nazionale cronisti italiani e dalla Ac media, società editrice del Diario doc. E dopo aver elencato una lunga triste lista di nomi di donne, Beatrice, Maria, Carmela e tante altre vittime di una strage silenziosa: il Femminicidio. Così l’umore cambia quando arriva la notizia dell’arresto di un marito che aveva sparato alla moglie in bocca, dopo la denuncia della donna. L’avvocata Alessia Lo Tauro, instancabile volontaria delle Rete Centri antiviolenza-antistupro-antistalking, fondata e diretta da Raffaella Mauceri, sventola il comunicato stampa della procura della Repubblica , come una conquista.

Una donna siracusana, da anni vittima di maltrattamenti, e poi anche sfuggita alla morte, disperata , si era rivolta ad uno dei loro centro antiviolenza , cercando aiuto. E la giustizia stavolta è stata molto veloce a fermare l’assassino . Così quando si riesce a togliere dalle grinfie del carnefice la vittima , è un grande successo. Un senso di liberazione da condividere. Nella sala dell’Open Land, l’applauso è fragoroso.”Eppure c’è ancora timore a denunciare – ha detto Raffaella Mauceri, giornalista e fondatrice del centro antiviolenza – perché spesso i carnefici riescono a farla franca”.

“La legislazione non è ancora adeguata – ha aggiunto l’avvocata Daniela La Runa, altra relatrice del convegno – soprattutto quando si parla di stalking”.

“Il mostro spesso vive con noi , è un insospettabile – ha chiarito la psicoterapeuta Sofia Milazzo “.Degli effetti devastanti sulla salute delle vittime dello stalking ha invece parlato la psicoterapeuta Margherita Cannata .

Lucia Basso, giornalista Rai e delegata a rappresentare Giulia, si è soffermata sul delicato compito d’informare , soprattutto quando si racconta il femminicidio . Prendendo così le distanze dagli stereotipi ed utilizzando un linguaggio adeguato . Dunque femminicidio e non omicidio per definire queste stragi silenziose che non hanno nulla a che vedere con l’amore.Lucia Basso si è anche soffermata sull’impegno di Giulia che ha chiesto al Governo, con altre promotrici all”interno della Convenzione NO MORE, l’istituzione di un Osservatorio sull’informazione che riguarda la violenza di genere e il femminicidio.

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