Il "caso Totti": una bambina sbattuta in copertina | Giulia
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Il "caso Totti": una bambina sbattuta in copertina

Deferita al consiglio di disciplina la direttrice di Gente. Lei si scusa: difendo i valori della famiglia. Ma interviene anche il Garante della Privacy: tutelare l'immagine dei minori

Il "caso Totti": una bambina sbattuta in copertina
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25 Agosto 2020 - 19.23


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In copertina la foto di una bambina di 13 anni, il viso coperto in buon rispetto della “Carta di Treviso” (quella che i giornalisti hanno dedicato all’informazione sui minori) e in bella vista il sedere: “A 13 anni Chanel Totti è la gemella della mamma Ilary”. (N. 34 del settimanale Gente, edito da Hearst Magazines Italia).

 

Le prime a saltare sulla sedia sono le giornaliste della Commissione pari opportunità dell’Ordine dei giornalisti, il comunicato – firmato dal presidente Verna e dal segretario D’Ubaldo, a rimarcare la gravità – annuncia che la direttrice del settimanale, Monica Mosca, è stata segnalata al Consiglio di Disciplina.

 

Francesco Totti e Ilary Blasi, intanto, pubblicano sui social un secco messaggio alla direttrice, per aver fatto quella copertina “senza curarsi del problema sempre più evidente della sessualizzazione e mercificazione del corpo delle adolescenti”.

 

La direttrice Mosca si scusa, dicendo che lei ha “sempre inteso valorizzare le donne e più in generale sostenere i valori della famiglia”.

 

Interviene anche il Garante della Privacy, ricordando ai giornalisti di “evitare di esporre i minori alla diffusione delle informazioni che li riguardano, ivi compresa la loro immagine”.

 

Qui pubblichiamo tutti i documenti: l’unico che omettiamo è la foto della ragazzina al mare col suo papà.

 

 

Il comunicato dell’Ordine dei giornalisti (24 agosto)

 

Il presidente del Cnog Carlo Verna, in accordo con il segretario Guido D’Ubaldo, ha deciso di “procedere con la segnalazione al collegio di disciplina territoriale competente della direttrice responsabile di Gente, Monica Mosca, al fine di valutare la sussistenza di eventuali violazioni della Carta di Treviso, inserita nel testo unico della deontologia, per aver pubblicato in copertina del settimanale la foto della figlia minorenne di due personaggi noti del mondo dello sport e dello spettacolo focalizzando l’attenzione sull’aspetto fisico”.

Anche la Commissione Pari opportunità del Cnog ha stigmatizzato l’episodio.

 

La nota del Garante della Privacy (25 agosto)

 

Il diritto del minore alla riservatezza “deve essere sempre considerato come primariorispetto al diritto di critica e cronaca”. Lo ricorda il Garante della Privacy che oggi – senza citarlo esplicitamente marifacendosi  genericamente “ad alcuni episodi recentemente verificatisi” –  interviene sul “caso Totti”.

La normativa che tutela i minori, sottolinea il Garante, richiede sempre quando si parla o si scrive di loro, “l’adozione di particolari cautele volte ad evitare di esporre i minori alla diffusione delle informazioni che li riguardano, ivi compresa la loro immagine, con conseguenze negative che possono riverberarsi sul loro sviluppo sereno all’interno del proprio contesto di vita”.

 

 

La dichiarazione di Francesco Totti e Ilary Blasi

“Ringrazio il direttore Monica Mosca per la sensibilità dimostrata mettendo in copertina il lato B di mia figlia minorenne senza curarsi del problema sempre più evidente della sessualizzazione e mercificazione del corpo delle adolescenti”. (su Instagram Stories)

 

 

La replica della direttrice di Gente

 

 “Sono molto dispiaciuta e amareggiata per le reazioni generate dalla pubblicazione sulla copertina di Gente numero 34 della foto di Francesco Totti e della figlia Chanel, scattate in spiaggia. Come direttore ho sempre inteso valorizzare le donne e più in generale sostenere i valori della famiglia: era l’intento anche di questa pubblicazione, in cui si è voluto semplicemente ritrarre la famiglia Totti in un momento di normalità. In alcun modo, ovviamente, abbiamo mai inteso uscire da questo obiettivo”.

 

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