Donne nude per raccontare la resilienza nel 2020? Ma anche no... | Giulia
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Donne nude per raccontare la resilienza nel 2020? Ma anche no...

Il calendario del Codacons, con le foto di Tiziana Luxardo (offerto gratuitamente sul sito) diventa un caso: corpi di donne, mascherine e bei tempi andati. Le resilienza delle donne non è questa.

Donne nude per raccontare la resilienza nel 2020?  Ma anche no...
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15 Dicembre 2020 - 00.39


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Il calendario del Codacons. Le foto di Tiziana Luxardo. E la polemica esplode: ma quale “italienza”? La resilienza delle donne nell’anno terribilis non è quella… Dall’accademia al giornalismo parte la protesta.

Francesca Brezzi, docente di filosofia morale all’Università Roma Tre e Presidente dell’osservatorio interuniversitario di studi di Genere (GIO), scrive: “Dopo tante battaglie e dopo un cammino di progresso e riconoscimento del valore femminile ci ritroviamo in pieno 2020, in tempi inquieti e drammatici, sospinte d’un balzo indietro di vent’anni.

Codacons (associazione dei consumatori) ha deciso di “offrire gratuitamente” (è disponibile anche sul sito internet) un calendario di donne nude, con indosso solo una mascherina tricolore, per coprire parti intime, che si propongono alla macchina fotografica con un effetto volgare, ma soprattutto offensivo non solo per le donne, ma per tutti. Le ragazze posano simbolicamente all’interno di  una cartolina con tanto di francobollo (effetto nostalgia? Di un tempo in cui le donne erano solo oggetto? Quando le edicole erano inondate da questi calendari?).

Dispiace che il progetto abbia il titolo di Italienza(fusione di italianità e resilienza) e sia opera di una donna fotografa Tiziana Luxardo, che, leggo su sito stesso di Codacons, è impegnata su importanti tematiche sociali, tra cui il contrasto al bullismo e la lotta alla violenza sulle donne(!).

La rinascita dell’Italia a cui le donne hanno partecipato e contribuiscono con grandi sforzi e sacrifici, non parte da qui, ma dalle mille donne impegnate nei più diversi ambiti (anche ad altissimi livelli) e se vogliamo – come vogliamo- comunicare il grande valore delle donne, anche in questo momento, la strada di Codacons è completamente sbagliata, da condannare  irrimediabilmente”.

Ma a reagire alla campagna Codacons sono anche le giornaliste di Alley Oop del Sole24Ore. Con l’hashtag #teladoiolaresilienza, promuovono una contro-campagna in cui le foto sono le loro, scattate durante lo smart working e il lockdown. “Dopo un anno drammatico come questo – scrivono – non si è trovato di meglio che celebrare la resilienza degli italiani utilizzando corpi di ragazze nude, ‘ragazze che posano simbolicamente vestite solo di una mascherina anti-Covid’. Simbolicamente, dicono. ….Corpi nudi di donne, mascherina, tricolore, bei tempi andati”.

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