Nasce la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio | Giulia
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Nasce la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio

GiULiA giornaliste ha aderito alla "Rete" che verrà presentata in una conferenza stampa on line il prossimo 14 luglio. Ecco il comunicato di presentazione del nuovo progetto collettivo.

Nasce la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio
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10 Luglio 2020 - 16.47


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Tre ong che operano a livello internazionale (Action Aid Italia Onlus, Amnesty International Italia, COSPE Onlus); otto associazioni (ASGI- Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, ARCI, Associazione “Carta di Roma”, Associazione Giulia Giornaliste, Lunaria, Pangea Onlus, Vox Diritti, Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI); un movimento transnazionale (No Hate Speech Movement Italia); ricercatori e ricercatrici provenienti da otto università (Bicocca, Bologna, Firenze, Padova, Reading (UK), Statale Milano, Trento, Verona) e tre centri di ricerca (CNR Palermo; Centro per le scienze religiose e Centre for Information and Communication Technology della Fondazione Bruno Kessler); un centro studi (Cestudir Venezia); due osservatori (OSCAD- Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, Osservatorio di Pavia); il Consiglio Nazionale Forense e la Commissione diritti fondamentali della Camera penale di Venezia. Partecipa al confronto promosso dalla Rete l’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

Sono i numeri che raccontano l’ampiezza della compagine che ha dato vita alla prima Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.

Numeri che evidenziano da subito l’importanza e la forza del progetto, unico nel suo genere perché capace di riunire le più importanti realtà che da diverso tempo si occupano di mappare e combattere i discorsi e i fenomeni di odio: di particolare rilievo, l’approccio multidisciplinare che consente di coprire tutti i territori che è necessario presidiare per un’efficace azione, dalla ricerca alla proposta normativa, fino agli interventi nelle scuole per combattere bullismo, discriminazioni e intolleranze e per favorire la cultura dell’inclusione.

Di fronte alla sempre più violenta e pericolosa pervasività dei discorsi e dei fenomeni di odio ad essi collegati, infatti, diventa urgente coordinare le diverse iniziative per dar vita a una risposta davvero incisiva.

Da qui, la creazione della Rete, tra le cui finalità spiccano gli elementi individuati anche dall’UNESCO e dal Consiglio d’Europa come necessari per affrontare il fenomeno dello hate speech: dal contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, dai fenomeni di disinformazione da cui essi traggono origine alla creazione e promozione di narrazioni corrette e accurate e narrazioni alternative.

Di particolare importanza, il “capitolo” ricerca. Ad oggi sono una trentina i progetti in essere che fanno capo alle diverse realtà che hanno dato vita alla Rete e sei sono i report periodici che vengono prodotti dalle diverse organizzazioni: dal Barometro dell’Odio di Amnesty alla Mappa dell’Intolleranza di VoxDiritti, dal Libro bianco sul razzismo di Lunaria, ai rapporti di Carta di Roma, di Oscad e dell’Osservatorio di Pavia. Si tratta di dati preziosi che fotografano il fenomeno “hate speech” e che finora sono stati letti e approfonditi dalle diverse realtà in modo autonomo. La creazione di un data base condiviso consentirà, non solo agli attori della Rete ma anche alle istituzioni e a tutti coloro che ne vorranno fare uso, confronti e aggiornamenti costanti per la produzione di output originali: un patrimonio prezioso di conoscenza, senza la quale le armi per combattere i discorsi d’odio appaiono spuntate. Così come assumono rilevanza il lancio e il coordinamento di campagne di sensibilizzazione per combattere discorsi e fenomeni di odio a livello nazionale ed europeo.

Riassumendo, in sintesi le finalità della neonata Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio:

  • La promozione e il sostegno di azioni di advocacy e lobby, da ritenersi complementari e/o aggiuntive a quelle svolte da ciascun componente.
  • La promozione e il sostegno della ricerca.
  • La condivisione di buone pratiche di narrazione corretta e accurata e narrazione alternativa, con la creazione di progetti ad hoc.
  • La promozione e la condivisione di percorsi educativi e formativi e lo scambio di buone pratiche e materiali educativi.
  • La sensibilizzazione e la mobilitazione della società civile.

La conferenza stampa di presentazione in webinar è il 14 luglio, ore 12

 

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