Nuovo direttivo di GiULiA. Silvia Garambois confermata presidente | Giulia
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Nuovo direttivo di GiULiA. Silvia Garambois confermata presidente

Sabato 13 novembre si è tenuta l'assemblea generale dell'associazione per il rinnovo della cariche. Marina Cosi vicepresidente. Alessandra Addari Segretaria-Tesoriera.

Nuovo direttivo di GiULiA. Silvia Garambois confermata presidente
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Paola Rizzi Modifica articolo

19 Novembre 2021 - 15.43


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L’Assemblea di Giulia – Giornaliste unite libere autonome – ha eletto il nuovo direttivo dell’associazione per il biennio 2021-2023. Come presidente è stata riconfermata Silvia Garambois, vicepresidente è Marina Cosi, segretaria e tesoriera Alessandra Addari.

Dell’organismo dirigente dell’associazione fanno parte ora Stefanella Campana, Caterina De Roberto, Annamaria Ferretti, Francesca Forleo, Antonella Napoli e Paola Rizzi.

Per le probe domine, invece, sono state elette Sandra Bortolin, Mara Cinquepalmi, Beatrice Curci, Silvia Motroni.

Questo, nella sintesi del comunicato uscito sulle principali agenzie di stampa, il risultato delle elezioni. Ma è stata anche e soprattutto una assemblea partecipatissima – parte in presenza e gran parte via web – ricca di interventi e riflessioni sullo stato della professione oltre che sul futuro dell’associazione.

In apertura dei lavori è stata ricordata la collega Irene Giacobbe, scomparsa prematuramente lo scorso 13 ottobre, tra le fondatrici della Casa internazionale delle Donne di Roma, era nella nostra associazione il radicamento con la storia del femminismo romano. Una eredità che non si disperde con la sua scomparsa: è una delle tante anime della nostra associazione, dove si confrontano l’esperienza sindacale con quella dei movimenti femministi e dei movimenti delle donne, da SeNonOraQuando a NonUnaDiMeno, aperte sempre a nuovi contributi.

Sono state ringraziate le tante colleghe di GiULiA candidate per gli Ordini dei giornalisti regionali e nazionale, che hanno spesso avuto risultati davvero significativi, quando non esclatanti: Ester Castano a Milano, Serena Bersani a Bologna, Rossella Matarrese in Puglia, ma anche Paola Spadari e Maria Lepri e delle colleghe che si presentavano con loro nel Lazio (nonostante qui il voto non sia andato come speravamo e abbiamo perso al ballottaggio la presenza di elementi importanti come Nadia Monetti, Silvia Resta, Cristina Cosentino), e ancora il successo di Elisabetta Cosci e di Silvia Motroni in Toscana e di Vannalisa Manca, Simona Scioni e Daniela Paba in Sardegna, e tutte le colleghe – tante, in tutta Italia – che hanno dimostrato l’affidamento professionale che donne e uomini dell’informazione hanno in loro.
 

Riportiamo dalla relazione introduttiva di Garambois:

“Innanzitutto credo che sia il tempo per GiULiA di allargare i propri orizzonti: guardare oltre i nostri confini, tessendo relazioni con associazioni di giornaliste in Europa.

Già abbiamo partecipato a iniziative con il COPPEM, il Comitato Permanente per il Partenariato Euromediterraneo, un organismo  internazionale che ha lo scopo di promuovere collaborazioni fra città, comuni, enti intermedi e regioni dei Paesi del Partenariato euromediterraneo, al fine di perseguire gli obiettivi della Dichiarazione di Barcellona.

Già siamo in relazione con S-COM Sustainable communication aisbl di Bruxelles, che si occupa di Politiche Europee di comunicazione della digital society, e che ci propongono un partenariato a livello europeo.

Già siamo state invitate a Lugano al FilmFestival dei diritti Umani.
Già abbiamo rapporti internazionali attraverso i progetti “Enwe” e “Forum delle giornaliste”.

Ora credo sia tempo di tirare le fila e organizzare il nostro lavoro in relazione a quello che si muove in Europa, non solo in Italia. […]

 

Accanto a questo, però, io credo che dovremo sempre più sviluppare rapporti e relazioni con i nostri territori. Anche questo è in marcia. Via via che la nostra associazione si struttura nelle diverse regioni, il nostro ruolo si fa più marcato. Cito in modo solo esemplificativo la Puglia, dove siamo nel coordinamento delle Donne Costituenti, ma anche il Lazio, dove siamo state audite per la realizzazione di leggi regionali contro il revenge porn. O la sardegna, dove le colleghe si sono messe letteralmente “in marcia” insieme alle associazioni femminili. […]

 

Credo fortemente nel lavoro di squadra, credo sia l’unico modo per crescere. Spero che sia la strada per il futuro di GiULiA”.

 

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