Rassegna sui generis: la settimana di notizie sulle donne (dal 7 al 12 novembre 2022) | Giulia
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Rassegna sui generis: la settimana di notizie sulle donne (dal 7 al 12 novembre 2022)

Una settimana di notizie sui media: come e quando si parla di donne? GiULiA prosegue con il suo osservatorio su giornali e web in ottica di genere

Rassegna sui generis: la settimana di notizie sulle donne (dal 7 al 12 novembre 2022)
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Barbara Consarino Modifica articolo

13 Novembre 2022 - 19.09


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Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Domani, Il Giornale, Il Manifesto, Il Messaggero, Il Fatto quotidiano, Avvenire, Il Sole24ore, La Verità, La Gazzetta dello Sport, Tuttosport e uno sguardo al web

Settimana dal 7 novembre al 12 novembre
Firme in prima pagina: 806
 uomini, 220 donne
Editoriali e commenti: 142 uomini e 21 donne
Interviste:  237 uomini e 44 donne

Il/La, grande confusione nei nostri quotidiani. Come usare l’articolo ora che abbiamo una premier donna? Giorgia Meloni chiede di essere chiamata il presidente, i notiziari televisivi usano il maschile o il femminile a seconda degli orientamenti, i giornali di carta procedono in ordine sparso con risultati spesso imbarazzanti. Ci casca pure il Sole24ore che, martedì 8 novembre, pubblica le due versioni, femminile e maschile, in due pezzi sul giornale di cui uno dall’inviata in Egitto che però sotto la firma è definita inviato. Il Messaggero spesso e volentieri la chiama il premier. Intanto Meloni scala le vette del consenso: secondo il sondaggio di Demos per Repubblica, la leader è arrivata a sfiorare il 60 per cento dei consensi, anche se l’ex presidente del consiglio Mario Draghi la precede al primo posto con il 71 per cento. Stranezze italiane.

La discesa in campo della Moratti Negli psicodrammi da ricollocamento post elettorale è arrivata pure lei, vicepresidente e assessora alla Sanità della Regione Lombardia, nonché ex sindaca di Milano. Moratti ha comunicato le sue dimissioni e annunciato la candidatura con Azione alle regionali che si terranno nella primavera del 2023. La sua discesa in campo con il terzo polo scompagina gli altri due schieramenti. Il Pd è diviso, mentre si sfilano i suoi possibili candidati, Carlo Cottarelli e il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Chiamato a gran voce, Giuliano Pisapia sul Corriere della sera dl 10 novembre rifiuta il ruolo “di salvatore della patria, i risultati migliori sono il frutto del lavoro unitario di una comunità…occorre cambiare schema”, dice l’ex sindaco di Milano. Il centrodestra, da parte sua, attraverso i quotidiani di riferimento il Giornale e la Verità non ha perso l’occasione per punzecchiare l’ex assessora. Lei fa di tutto per dire qualcosa di sinistra, ma viene attaccata anche sul Fatto quotidiano che ne ha tratteggiato in settimana un paio di acidi ritratti. Insomma, alleanze difficili se non impossibili.

Nel marasma del centrosinistra nazionale le donne del Pd chiedono di accelerare i tempi per arrivare al congresso.  Elly Schlein esce allo scoperto, quando mancano pochi giorni all’assemblea del 19 novembre che deciderà i candidati alla segreteria e annuncia che parteciperà al percorso costituente. L’ex vice presidente della Regione Emilia Romagna parla di questione sociale, emergenza climatica, lotta contro il patriarcato, ma pure contro il lavoro sfruttato e precario, e dice sì al reddito di cittadinanza.

ll lavoro che uccide Nicoletta Paladini aveva solo 50 anni era un’operaia specializzata e lavorava in una vetreria di Borgonovo, in provincia di Piacenza, turno di notte in solitudine nel reparto. La donna è stata stritolata da un macchinario che, secondo i proprietari dell’azienda era stato recentemente controllato. Sui giornali questa vicenda è durata lo spazio di un mattino, anche Massimo Gramellini le ha dedicato una sua quotidiana rubrica sul Corriere della sera, il Manifesto giovedì un’intera pagina e poi più nulla. 

Le elezioni in Usa Non sempre i sondaggi e gli analisti ci prendono. Alla vigilia preelettorale, oltre a dar per scontato il trionfo di Trump si era pure scritto che la questione dei diritti civili e dell’aborto fosse solo al quinto posto nella classifica degli interessi dei votanti. Ma gli elettori a volte sono meglio di chi tenta di studiarli. Trump non ha avuto il plebiscito atteso e così anche i suoi candidati. Il Senato è rimasto nelle mani dei dem e l’aborto resta un diritto che unisce le tante anime Usa. Lo spiega bene sulla Stampa del 10 novembre l‘analista americana Aliza Astrow: «I sondaggi erano sbagliati perché la questione ha fatto la differenza in molti Stati…quello che stiamo vedendo è che quando gli elettori si rendono conto di come questi divieti siano effettivamente possibili, che sono leggi prossime all’ approvazione, è come se all’improvviso si rendessero conto che potrebbero influenzare la loro vita o quella delle persone care…agli elettori non piace sapere che vengono portati via diritti che davano per acquisiti»  Il trionfo questa volta appartiene alle donne di entrambi gli schieramenti. Kathy Hochul, dem eletta governatrice dello stato di New York, Summer Lee prima donna dem nera eletta in Pennsylvania, Becca Balint, prima donna e prima persona Lgbt, eletta in Vermont. Repubblicana è Katie Britt prima donna eletta al Senato in Alabama. Un elenco che potrebbe continuare.

Da noi, invece, è andata malissimo con i vertici delle commissioni parlamentari della Camera, 14, tutte a uomini, nomi in qualche caso usciti dalla porta delle nomine “pesanti” e rientrati dalla finestra in questa tornata. Polemiche a sinistra, ma pure a destra, dove qualche donna si é risentita per queste scelte. Al Senato, poi, due sole donne e neanche una di Fratelli d’Italia. Giulia Merlo su Domani si domanda se il partito di Meloni non abbia davvero qualche problema con le donne e avanza il sospetto che saranno tutti uomini anche i componenti laici del nuovo Csm.

Le parole (brutte) della settimana “Carico residuale” e “sbarco selettivo”: le ha usate il neo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per illustrare la volontà di far scendere dalle navi delle Ong solo una parte dei migranti, inaugurando una non proprio nuova difesa dei confini. Il titolo migliore è quello di apertura di Avvenire dell’8 novembre: crisi disumanitaria, dove il quotidiano cattolico conferma la sua netta posizione contro la politica del nuovo governo in tema di immigrazione, come già era stato fatto con Salvini al Viminale. Duro commento anche della vicedirettrice della Stampa Annalisa Cuzzocrea «…lo spietato spettacolo messo in scena negli ultimi giorni, con medici saliti sulle navi a ispezionare i corpi dei naufraghi decidendo chi salvare e chi no, chi è davvero fragile e chi non merita speranza, non si è concluso perché a bordo erano tutti fragili» 
Venerdì tutti i giornali o quasi hanno aperto con la notizia della rottura con la Francia sul tema migranti, ma molto spazio è stato dato alla morte di un bimbo di appena 20 giorni imbarcato con la giovane mamma con la speranza di poterlo curare in Italia. Si è scritto morto per ipotermia, più prosaicamente di freddo. Intanto la nostra Guardia costiera continua a recuperare migranti che vengono regolarmente sbarcati  (nella foto) e pure i tedeschi difendono le Ong.   

La rivolta in Iran   Alessia Piperno è tornata a casa, la travel blogger italiana era stata arrestata il 28 settembre a Teheran senza un’accusa precisa, solo col sospetto di aver partecipato alle manifestazioni di protesta che sono dilagate e continuano in tutte le province del paese contro il regime. Alessia Piperno ha trascorso alcune settimane di detenzione a Evin, il carcere dei detenuti politici. Una trattativa delicatissima per liberarla, ci spiegano i giornali che hanno portato in prima pagina la vicenda della giovane romana pubblicando la sua foto appena scesa dall’aereo e con diverse letture dei nostri rapporti con l’Iran. Rispetto ad altri casi, non c’è stata, al rientro, nessuna sovraesposizione mediatica della ragazza, com’era accaduto in altre occasioni. Poche foto con il padre, nessuno scatto con la presidente Meloni che pure si è recata a riceverla a Ciampino. Secondo quanto stimato dall’Onu sono oltre 14mila le persone arrestate in Iran a partire dalla rivolta di settembre, comprese donne e bambini. Molti prigionieri rischiano la pena di morte, i giornali italiani ne parlano complessivamente troppo poco: così come è caduta nell’indifferenza l’ultima decisione dei talebani : in Afghanistan hanno negato alle donne la possibilità di entrare nei parchi, anche per accompagnare i figli.

Il clima Greta Thunberg fa un passo indietro dopo 4 anni di attività per cedere il passo e il suo megafono a coloro che più soffrono per i cambiamenti climatici. Quasi tutti i giornali danno la notizia in breve, a margine di Cop27.

Il #Metoo delle farfalle «…Essere belle è una grazia, avere fame è una disgrazia. La grazia a questa fanciulla gliela dà la Natura, la disgrazia gliela dà il mondo dello sport-spettacolo. Cioè noi. La Natura è bella. Siamo noi che sappiamo essere brutti» Così lo scrittore Ferdinando Camon, su Avvenire del 12 novembre,  commenta a proposito delle “farfalle” della ritmica, affamate, insultate e qualche volta anche malmenate da alcune allenatrici per via del peso. Un caso partito dalla testimonianza di due atlete, Nina Corradini e Anna Basta, su Repubblica, ma seguito a valanga da tante testimonianze come quella di Carlotta Ferlito olimpionica della ginnastica artistica ha raccontato su Tik Tok la sua esperienza: «Mi chiamavano maiale e mi dicevano che ero grassa. A 8 anni mi hanno chiesto di dimagrire di un chilo, io ne pesavo 27,6…ma potrei raccontarvi un milione di episodi…» Carlotta Ferlito è in terapia per disturbi alimentari. Lo è stata, per due anni, anche Vanessa Ferrari, vincitrice della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokio nel corpo libero. La stella della ginnastica artistica si è detta non stupita della testimonianza delle ragazze. «Crediamo a quello che è stato denunciato, lo sport è fatto di sacrifici e rinunce, ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato vengono le persone e la loro salute». Vanessa Ferrari, con la sua sola testimonianza, mette uno stop alle malignità di chi sottintende che a denunciare sono ragazze che non ce l’hanno fatta, non è certo il suo caso.  Molto caute, comunque, le istituzioni sportive: Federginnastica ha commissariato l’Accademia internazionale di Desio (Monza) da dove sono partite le prime denunce, ma l’impressione è che si cerchi di sopire lo scandalo ammettendo che, se c’è stato qualche abuso, si riferisce però al passato, come dice anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Fatto sta che le notizie che giornalmente escono su questa vicenda, sono state quasi ignorate dalla Gazzetta dello Sport e da Tuttosport.

Seconda vita Gessica Notaro ha 32 anni, imprenditrice e attivista contro la violenza sulle donne. Alcuni anni fa fu aggredita con l’acido da un ex fidanzato. Presto si sposerà con Filippo Bologni, campione di salto a ostacoli che l’ha chiesta in moglie pubblicamente sul palco di Fieracavalli a Verona. Giusi Fasano l’ha intervista per il Corriere, lei non vuole parlare del passato che le ha lasciato un occhio compromesso. Forse davvero, dopo la violenza, si può ricominciare.

Jessica Notaro in una foto del suo profilo Instangram

A lieto fine Il giudice civile di Modena ha annullato un matrimonio combinato celebrato nel 2017 tra una ragazza indiana residente in Italia e un giovane connazionale. L’unione è stata annullata perché il consenso era stato estorto alla ragazza dai suoi stessi genitori con violenze e minacce, anche di morte. E’ stata la giovane donna a chiedere aiuto al giudice civile e ha avuto ragione. A parte l’epilogo, la vicenda ricorda quella di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa nell’aprile del 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Il suo corpo non è mai stato trovato, il padre e la madre dopo la scomparsa sono fuggiti in Pakistan. Da lì è stato emesso proprio in questi giorni un mandato di cattura internazionale nei confronti della coppia.   

La neorettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto

Le buone notizie Donatella Sciuto è la nuova rettrice Del Politecnico di Milano che per la prima volta viene guidato da una donna. Attuale prorettrice, inizierà il suo mandato nel gennaio 2023 e lo terminerà nel 2028. Nel dare la notizia il Sole24 ore online la chiama rettrice e poi prorettore e professore, (la carica attuale di Sciuto) e lo stesso fa Avvenire. Viva la confusione, davvero è il caso di dirlo.

Come sempre un grazie per il lavoro di squadra a Caterina Caparello, Gegia Celotti, Laura Fasano, Paola Rizzi, Luisella Seveso e Maria Luisa Villa.  

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