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Ue vs assicurazioni auto: basta discriminazioni, ora solo tariffe unisex

Il genere sessuale, a partire da dicembre del 2012, non potrà più valere come fattore di calcolo delle polizze

Ue vs assicurazioni auto: basta discriminazioni, ora solo tariffe unisex
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23 Dicembre 2011 - 14.36


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‘Bruxelles, 22 dic – Incredibile ma vero. Uno dei pochi settori in cui le donne godevano di una discriminazione al contrario – grazie alla quale venivano in qualche modo “premiate” perché più prudenti – è saltato. Da oggi infatti le assicurazioni non potranno più applicare differenze tariffarie in base al sesso. Poiché, come da sentenza della Corte di giustizia Ue, entra in vigore l”obbligo delle tariffe unisex per le assicurazioni, che mettono fine alla disparita” di trattamento su premi e prestazioni che finora le compagnie hanno effettuato. La Commissione Ue ha pubblicato dunque le linee guida a cui le compagnie assicurative dovranno attenersi per applicare correttamente, entro il 21 dicembre 2012, la sentenza della Corte e garantire la parità dei sessi.
””Spetta ora al settore assicurativo garantire una graduale transizione verso la parita” di trattamento tra donne e uomini, la Commissione vigilera”, ed e” probabile che le compagnie di assicurazione che adottano per prime una tariffa unisex abbiano un vantaggio concorrenziale sul mercato europeo””, ha detto la commissaria alla Giustizia, Viviane Reding. Mentre quello al Mercato interno, Michel Barnier ricorda la preoccupazione espressa dalle societa” per l”impatto della sentenza, ””soprattutto in questo periodo in cui, come tutti gli altri soggetti del mercato finanziario, devono affrontare notevoli sfide””.
Attualmente, un giovane automobilista prudente paga un premio piu” elevato per l”assicurazione auto solo per il fatto di essere uomo. A seguito della sentenza, gli assicuratori non potranno piu” utilizzare il genere come fattore determinate per la valutazione del rischio per giustificare la differenza nei premi individuali, ma i premi pagati dagli automobilisti prudenti (donne e uomini) continueranno a diminuire in funzione del comportamento del singolo al volante. La sentenza però non significa che le donne pagheranno sempre gli stessi premi degli uomini, perche” le assicurazioni potranno, comunque, applicare altre facilitazioni ma non quella del premio.
Il genere e” stato finora un fattore determinante per la valutazione del rischio per almeno tre grandi categorie di prodotti: le assicurazioni sugli autoveicoli, quelle sulla vita e le assicurazioni mediche private. Nelle tre categorie, spiega Bruxelles, e” probabile che una transizione verso tariffe unisex abbia conseguenze sui premi o sulle prestazioni. Per questo la Commissione intende garantire che ””i nuovi prodotti unisex non abbiano un”incidenza ingiustificata sul prezzo complessivo””. Inoltre, ””le riduzioni derivanti dall”introduzione delle tariffe unisex dovrebbero essere applicate ai consumatori con lo stesso livello di equita” degli aumenti di prezzo””.
Le linee direttrici adottate oggi dalla Commissione riguardano una serie di questioni emerse durante le consultazioni con gli Stati membri e le parti interessate. Ad esempio, precisano che la sentenza si applica solo ai nuovi contratti, in particolare quelli conclusi a partire dal 21 dicembre 2012, e forniscono esempi concreti di cosa si intende per ””nuovo contratto””. Infine, vi sono alcune pratiche basate sul genere che sono compatibili con la legge e che quindi non subiranno modifiche dopo la sentenza, come le dichiarazioni sullo stato di salute o il marketing mirato.

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