‘Roma, 14 mag – La marcia della discordia continua a far notizia sui social network e, a distanza di quasi 24 ore, prosegue aspro il dibattito sulla manifestazione che si e” svolta ieri a Roma. Da Facebook a Twitter la Marcia per la Vita, promossa a 34 anni dall”approvazione della legge sull”aborto, la legge 194, dal popolo del ”no” all”interruzione di gravidanza, ha catalizzato l”attenzione dell”opinione pubblica, alimentata dal tema della manifestazione stessa e dalla decisione del sindaco Gianni Alemanno di sostenerla.
Alemanno ieri ha sfilato in testa al corteo con indosso la fascia Tricolore. Una presa di posizione che ha sollevato l”indignazione dell”opposizione che attraverso il consigliere del Pd, Dario Nanni, e” stata criticata aspramente. La posizione di Nanni e” chiara e non lascia spazio a dubbi. ””La partecipazione di Alemanno alla marcia per la vita con tanto di fascia tricolore istituzionale non rappresenta ne” l”adesione ne” l”opinione della stragrande maggioranza dei cittadini romani, cattolici e laici. Le posizioni estremiste e oscurantiste espresse nella manifestazione – ha spiegato Nanni – sono distanti anni luce dal sentire comune dei romani. Gli oscurantismi del sindaco non fanno parte della cultura e della tolleranza di Roma citta” aperta e democratica””. Le accuse rivolte ad Alemanno dal consigliere del Pd sono di aver ””usato l”istituzione a fini di parte e per i suoi interessi elettorali. Facendo sfilare l”istituzione di Roma Capitale a fianco di gruppi neofascisti, omofobi e antisemiti come Forza Nuova e Militia Christi, il sindaco si a” assunto la responsabilita” di esprimere per la citta” una posizione minoritaria ed estremista che addita le donne che hanno dovuto ricorrere alla interruzione di gravidanza come assassine””. A sfilare ieri dal Colosseo fino a Castel Sant”Angelo, intonando slogan contro l”aborto, c”erano infatti anche Militia Christi e Forza Nuova e alcuni politici, tra loro Stefano De Lillo, Maurizio Gasparri e Paola Binetti.
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