Una nuova tappa del progetto «100 donne contro gli stereotipi», ideato da GiULiA e dall’Osservatorio di Pavia in collaborazione con Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Mentre la banca data online 100esperte.it continua a crescere (sono oltre 140 i profili delle scienziate e più di 70 quelli delle economiste), martedì 15 gennaio, presso il Centro Diagnostico Italiano, in via Saint Bon 20 a Milano, inaugura la mostra fotografica «Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte», un’iniziativa voluta dalla Fondazione Bracco per contribuire al superamento di pregiudizi nella pratica scientifica, che l’immaginario collettivo delinea ancora, a torto, come prettamente maschile.
La mostra propone una narrazione complementare ai profili disponibili sul sito e alle interviste in profondità, trasformate in racconti in prima persona, dei due libri 100 donne contro gli stereotipi per la scienza e 100 donne contro gli stereotipi per l’economia (Egea, 2017 e 2018): l’obiettivo è avvicinare il grande pubblico al volto femminile della ricerca e allo stesso tempo rappresentare la scienza come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento.
Biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche sono solo alcune delle professioni, condotte ai massimi livelli, delle scienziate ritratte dal celebre fotografo francese Gerard Bruneau, autore eclettico e sensibile artista. Osservare ogni ritratto è come attraversare una soglia, che dà accesso ad ambienti protetti, privati, a spazi di ricerca e pensiero. Sono i luoghi di lavoro delle esperte: laboratori, università, ambulatori, in cui ogni giorno donne e uomini si impegnano per spostare i confini della conoscenza.
«Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna, tra la bellezza della vita e la bellezza inanimata degli strumenti e delle formule, tra i misteri della scienza e quello che per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona che incontro – afferma il fotografo Gerald Bruneau –. Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante».
Ma ci sono anche altre novità per il progetto «100 donne contro gli stereotipi», che a testimonianza della sua vocazione internazionale sarà disponibile in una versione in inglese, mentre si arricchisce di una nuova sezione dedicata alle esperte di politica internazionale selezionate con il supporto dell’Ispi, che il 19 marzo presenterà i nuovi profili.