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L’obiettivo del premio “Chiamala violenza, non amore” nasce dal desiderio delle giornaliste di GiULiA di cambiare l”immaginario vecchio e maschilista legato alla violenza sulle donne, che troppo spesso i media alimentano con fotografie tra sensazionalismo e vittimizzazione, rappresentando perlopiù figure femminili giovani, accovacciate per terra, scarmigliate e seminude, senza mai rendere visibile l”aggressore.
Uno sguardo e una sensibilità diversi segnano invece le opere dei numerosi partecipanti.
In particolare Rossella Leone, nella categoria under 18, ha vinto il primo premio per il suo delicato ritratto “Le donne non si toccano nemmeno con un fiore”.
Tra i non professionisti, è stato premiato Marco Castelli di Firenze, autore di una se- rie di “donne nel mirino” (“Shooting”), mentre Armando Casalino di Trieste ha vinto per il suo progetto che indaga forme di violenza di altre culture, come l”infibulazione, il breast ironing o l”obbligatorietà del burqa.
Premio ex aequo per due professioniste: Karen Di Paola di Roma che in “Freedom” raffigura una donna con il volto rinchiuso in una sorta di gabbia e Ylenia Carnevali di Lucca che ironizza sull”ambiguità dell””uomo perfetto” oscillante tra tenerezza e brutalità.
Il video premiato, del romano Paolo Samarelli è un breve, provocatorio disegno animato che trasforma un cuore in una mano pronta a colpire.
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