Libri: "Mai nate. Perché il mondo ha perso 100 milioni di donne"

‘Roma, 7 nov – Venti anni fa Amartya Sen calcolava in 100 milioni il numero delle donne scomparse nel mondo a causa di negligenza, infanticidi, aborti sesso-specifici. Una stima, tuttora valida, evidentemente scioccante per la sua enormita”. Supera le vittime delle carestie del XX secolo, quelle delle guerre mondiali e delle grandi epidemie. Le bambine trascurate a morte, uccise o mai nate rappresentano una voragine demografica paragonabile a quella che si otterrebbe svuotando di colpo della loro popolazione femminile Italia, Francia e Germania, e lasciando in giro solo i maschi. Anna Mendolesi, autrice del libro ””Mai nate. Perche” il mondo ha perso cento milioni di donne””, ricostruisce il profilo mutevole di questo fenomeno, che nel corso del tempo ha interessato strati sociali diversi e sta spostando il proprio baricentro geografico, dalla Cina del figlio unico all”India patriarcale. Oggi si manifesta a macchia di leopardo anche in altre regioni del mondo e continua a sfidare le capacita” di previsione degli analisti. L”uso distorto delle ecografie per la determinazione del sesso fetale e la conseguente possibilita” di abortire i feti di sesso indesiderato sono l”ultima manifestazione di un sessismo plurisecolare che l”imponente modernizzazione in atto non e” ancora riuscita a sradicare. Per questi motivi la forma piu” estrema di discriminazione contro le donne, quella che ne impedisce la nascita, interroga economisti, sociologi, demografi, esperti di medicina della riproduzione, e in definitiva tutti noi. Perche” il deficit di donne che ne risulta non e” soltanto un problema asiatico dalle conseguenze geopolitiche difficilmente calcolabili. I flussi migratori hanno portato gli aborti sesso-specifici fin dentro il cuore dell”Occidente. (adnkronos)’