'Musei, l''esercito dei disertori. Le donne in testa' | Giulia
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'Musei, l''esercito dei disertori. Le donne in testa'

'Sono 28 milioni coloro che non visitano né mostre né siti archeologici, sia in Italia che all''estero. Il 39,5% del pubblico femminile, a Sud più che a Nord '

'Musei, l''esercito dei disertori. Le donne in testa'
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23 Maggio 2012 - 09.09


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‘Firenze, 21 mag – C”è un [i]esercito[/i] di italiane e italiani che non visita musei, ne” siti archeologici, ne” mostre. Sono 28 milioni coloro che disertano l”arte e la cultura, sia in Italia sia all”estero, secondo una ricerca svolta dal Centro Studi Gianfranco Imperatori dell”Associazione Civita e presentata a Firenze nell”ambito della manifestazione Art&Tourism. Il fenomeno e” piu” evidente nelle regioni del Sud e in quelle del Nord Ovest e tra le donne. Nel 2010, indica l”indagine, 6 italiani su 10 con piu” di 18 anni non hanno varcato la soglia di musei o altre strutture espositive. Si tratta di persone comprese sia nella fascia piu” anziana della popolazione (individui con piu” di 64 anni di eta”) che in quella tra i 25 e i 44 anni.

Questa [i]disaffezione[/i] riguarderebbe in particolar modo le donne: solo il 39,5% del pubblico femminile, secondo l”indagine, visita una mostra o un museo. Per i ricercatori, tuttavia, ””i livelli di istruzione e reddito e la distribuzione territoriale delle offerte culturali solo in parte spiegano la mancata espressione di una domanda di cultura da parte di una quota cosi” elevata di popolazione italiana adulta””. Una delle soluzioni, secondo il sottosegretario ai Beni culturali, Roberto Cecchi, e” il miglioramento dei servizi. ””Dobbiamo cercare di migliorare l”offerta – ha spiegato – la domanda e” gia” alta, abbiamo 37 milioni di visitatrici e visitatori l”anno, una cifra considerevole, stranieri e anche italiani. Noi – ha proseguito – abbiamo un gradimento molto alto dei nostri musei che sta intorno al 75%, fatte le verifiche sul campo. Dove c”e” il punto di caduta e” sui servizi, cioe” su tutto quello che concorre a definire oggi un museo. Dobbiamo migliorare quella parte dando un impulso che abbia un carattere piu” imprenditoriale””. La tipologia dei non fruitori, infatti, costituisce un segmento importante. ””Un potenziale di domanda non utilizzato – osserva Civita – che potrebbe sostenere in modo non marginale lo sviluppo del settore””.

La ricerca ha anche tracciato il profilo delle utenti e degli utenti dei luoghi di cultura (in Italia e all”estero) e dei non fruitori. Nel primo gruppo sono compresi i fruitori mobili, quelli fino a 45 anni di eta” che visitano un luogo di cultura di solito in un”altra citta” o in un altro paese in occasione di un viaggio, e quelli onnivori, visitatori al di sotto dei 45 anni che vedono sia i musei d”arte (dall”antico al contemporaneo) che quelli archeologici, sia della loro che di altre citta” ma, in genere, sono esterofili. Tra i non fruitori spiccano i distratti, in gran parte giovani che dichiarano di annoiarsi visitando una mostra o un museo e che sono appunto concentrati su altre forme di intrattenimento. Gli insoddisfatti sono generalmente persone anziane che vorrebbero servizi maggiori. Ci sono anche i non fruitori tecnologici, compresi nella fascia di eta” 25-44, che sottolineano la necessita” di una comunicazione piu” incisiva e maggiori informazioni. Infine, i ventre molle: persone nella fascia di eta” 44-65 che chiedono nelle strutture museali ed espositive maggiori servizi di accoglienza. ‘

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